Pelo e Contropelo: GP di Sing Sing

HERIBERT STOHR

 

Un famosissimo carcere di massima sicurezza americano è Sing Sing dove, virtualmente, rinchiuderei il solito Max in virtù sia del fattaccio su Gasly nel GP olandese e per le malefatte commesse durante il sabato singaporiano, ma FIA (potete leggerlo anche tutto attaccato) non ha inteso punire il birbantello per cui egli continuerà bellamente a fregarsene dei colleghi vincendo il premio di antisportivo dell’anno.

Forse c’è chi rinchiuderebbe Helmut Marko, dirigente RB, dopo che l’austriaco ha proferito paroline velenose nei confronti di Perez per le prestazioni altalenanti del messicano con “…..dato che è sudamericano non può essere concentrato come Max e Vettel”.  Beh? Che c’è di male?! Sono parole condivisibili da tanti. Non sta bene? Non è corporate? Non è etico? Io non lo condannerei.

Modifiche al tracciato importanti rispetto allo scorso anno, 4940 metri con 19 curve al posto di 5063 metri con 23 curve; in pratica hanno tolto le curve più lente facendo un lungo rettilineo migliorando la velocità anche di curva 15 e 16, avvicinandosi a un circuito simil Baku. Non essendoci curve in appoggio, medie e lunghe, tallone d’Achille Ferrari, Sainz fa la pole mentre quello che alcuni chiamano fenomeno è 11° e Perez 13°. Problemi con le ali rigide o un inciampo in una perdita di senno del team? Non parte Stroll, acciaccato dal botto in prova ma anche la macchina era difficilmente riparabile in pista. Zhou parte dalla pit lane per cambio componenti. Quasi tutti partono con gomme medie, Leclerc, Tsunoda, Piastri e Zhou con le morbide, Max, Perez e Bottas con le dure.

Pirelli conforta asserendo che si possono fare ben 45 giri con le dure. Pronti via e Charles parte meglio grazie al grip delle coperture e passa 2°, Hamilton passa in staccata Norris e tenta un improbabile affiancamento di Russell per cui taglia di netto la variante e si mette 3°. “Don’t let that one be clever!”(che non faccia il furbetto quello là) impreca George. Dopo un giro Lewis da la posizione a Russell ma poi la concede anche a Lando ingiustamente perché quello era un sorpasso completato prima del taglio di chicane oppure è stato un vero sorpasso di Norris? Le immagini non aiutano.

Tsunoda si becca una sberla e si ritira nascondendo bene la monoposto senza causare problemi ai colleghi. 3° giro Zhou, non sapendo cosa fare, monta gomme dure. Sainz inizia la famosa melina spagnola, tira un po’, rallenta, va di conserva e tutti gli altri seguono la sua strategia tranne Max che deve rimontare ed ha gomme granitiche “Ik kan ook goed schaatsen” (so anche pattinare bene) dice. Le velleità di Leclerc vengono castrate via radio facendolo allontanare dal compagno con vari team radio, persino troppo perché quando Sargeant tocca le barriere e sbriciola il muso (subito Safety Car) tutti quelli con gomme rosse o gialle vanno in pit lane a montare le dure Morale : la classifica ora è Sai, Ver, Rus, Per, Nor, Lec, Ham, Alo, Oco, Bot. Charles da 2° a 6° (si è bevuto 10 secondi da Carlos in due giri sosta compresa con traffico), chiaramente chi aveva le gomme dure non si è fermato e sarà preda di quelli con gomme fresche. I sorpassi su Max e Sergio si sprecano ma poi Alonso non riesce a passare il messicano che riesce a bloccare una fila dietro di lui degna del casello di Melegnano la domenica. Perez si sacrifica per evitare che il suo compagno venga raggiunto da altri.

Anche questa fase torna interlocutoria in quanto Sainz, Russell, Norris, Hamilton, Leclerc restano in fila indiana senza disturbarsi. Si può notare come il motore Mercedes sia inferiore a quelli di Ferrari e Honda nel passaggio, cioè nella fase dai bassi regimi agli alti. Alonso stufo di stare negli scarichi di Sergio trova lo spiraglio ma arriva un filo lungo e Ocon lo tromba da furbo e poi in fretta liquida la questione Perez non indugiando un attimo. Si ritira Bottas. 40° giro pit stop per Perez e monta le medie, il giro dopo tocca a Max per la stessa mescola. I due sono in fondo classifica ma hanno gomme fresche e qui non conviene la doppia sosta a meno che………qualcuno non si ritira in mezzo alla pista. Detto fatto. Ocon rompe il cambio “Putain de merde, où sont passés les engrenages ?” ( put de me dove sono finite le marce?). Safety Car? Bandiera gialla.

E allora? Dopo che i primi transitano sul traguardo Virtual Safety Car, un giro di sbadigli, siamo al  44° giro e Mercedes prova l’azzardo a 18 giri dal termine; chiama i due piloti in pit per montare gomme medie luccicanti. Ci prova anche Alonso ma il pit stop dura 25,6 secondi per problemi gomma post dx e 5 secondi di penalità per aver superato linea bianca ingresso box durante la prima sosta. Russel banzai dal 46° giro. Vincerà come egli è convinto? Già sabato aveva detto “We kept one more set of new tires than the others” (abbiamo tenuto un set di gomme nuove in più rispetto agli altri). 53° giro Leclerc è il primo a venire superato dai due inglesi che girano 1 secondo e mezzo o due secondi più veloci di tutti. Al 58° giro Russell e Hamilton, che sembra più veloce del compagno forse per non aver stressato troppo gli pneumatici, sono dietro a Norris e Sainz ha un’idea alla Einstein, cioè presta la scia a Nando in modo che l’alfiere della McLaren abbia sempre il DRS aperto per impedire il sorpasso degli altri due inglesi.

La manovra riesce perfettamente a parte un solo episodio nel quale Norris difende con ingombro la posizione su George che si innervosisce anche per l’alito di Lewis e, nel corso dell’ultimo giro, si distrae toccando il muro in frenata con la posteriore destra : dritto nel muro e fine gara. “*+Xfuck@çò&%$$$$$!!!!”(uguale).

1° Sainz, impeccabile, splendido. 2° Norris, grande ma non è che si accontenta e gode? 3° Hamilton, con davanti Russell non poteva fare altro. 4° Leclerc, strategia Ferrari contro di lui anche se egli minimizza. 5° il solito mancato mastica amaro ma fortunello. 6° Gasly, rimasto bloccato nella fila poi fa bene. 7° Piastri, bella gara in rimonta. 8° Perez, d’altronde è sudamericano. 9° Lawson, questo ragazzo continua a sorprendere e a non far rimpiangere Ricciardo, pensate un po’. 10° Magnussen, combina i soliti casini ma poi rimonta con gomme soft. 11° Albon, doppia sosta non era competitivo. 12° Zhou, doppia sosta meglio di niente. 13° Hulkenberg, con una sosta perde poi velocità nel finale. 14° Sargeant, piccolo incidente e cambio musetto lo relegano qui. 15° Alonso, ultimo commette pure un lungo con retromarcia, non era lui, era Stroll col suo casco.

La gara non è stata bella nonostante spesso ci siano state 4 o 5 auto vicine assetate di vittoria questo perché il tracciato costringe per consumi benzina e gomme a una strategia spesso conservativa e questo impedisce attacchi garibaldini.

Dopo la buona prestazione di Monza , la Ferrari ha dimostrato di essere la più forte qui e Leclerc il più debole dei due piloti rossi ma anche la squadra contribuisce a questa situazione.

Suzuka è un tracciato bellissimo per capire quanto incideranno le ali rigide e se Ferrari abbia trovato un asso anche per le curve in appoggio.

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