AL VIA UN DTM (DI NUOVO) QUASI DIMENTICATO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Storia curiosa, quella del DTM, un campionato trent’anni fa prestigioso, che ha regalato anche successo e gloria all’Alfa Romeo (con Larini nel 1993), poi più volte “morto” (sportivamente parlando) e resuscitato dalle sue ceneri, come l’Araba Fenice, che nonostante tutto ha sempre mantenuto, agli occhi dei suoi numerosi appassionati, il suo fascino.

Non molti anni fa, l’ultima “resurrezione”; Gerhard Berger, raccogliendo una sfida che sembrava molto più di un azzardo, passando dalle Supercar del passato a quelle GT3 che stavano diventando (e sono diventate) lo standard delle vetture Gran Turismo, era riuscito a riproporre all’attenzione di tutti il campionato, che aveva ritrovato attenzione e partecipanti, e che aveva fatto tappa anche in Italia (Monza 2021 e Imola 2022) in una dimensione internazionale di tutto rispetto.

Passato ad inizio 2023 all’ADAC, il campionato, per scelte che viste dal lato degli appassionati della serie sono apparse poco comprensibili, ma, come dicevano i latini “de gustibus non est disputandum”, ritornato nel suo (piccolo) guscio, uscendo dal novero dei grandi eventi del panorama automobilistico sportivo continentale, chiudendosi nella sua terra d’origine (salvo sporadiche eccezioni) e ritornando quasi nel dimenticatoio.

Che l’edizione 2024 stia per iniziare è fatto noto a pochissimi, ed è per certi versi un peccato, perché si tratta pur sempre si una serie che ha una sua storia ricca di campioni, nessuno ne sta facendo menzione, e sembra quasi che il campionato non interessi più a nessuno, un brutto segno, di norma preludio ad una sua dismissione.

Il calendario 2024 sarà imperniato su otto appuntamenti, ciascuno dei quali vedrà lo svolgimento di due gare, ed avrà il seguente svolgimento:

26-28 apr. – OSCHERSLEBEN,

24-26 mag. – LAUSITZRING,

07-09 giu. – ZANDVOORT,

05-07 lug. – NORISRING,

16-18 ago. – NÜRBURGRING

06-08 set. – SACHSENRING,

27-29 set. – RED BULL RING,

18-20 ott. – HOCKENHEIM.

Le case partecipanti, con alcuni dei loro migliori alfieri, saranno, in ordine alfabetico, Audi, BMW, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Mercedes, Porsche, mentre la starting list dichiarata comprende venti piloti al via (un numero minore delle scorse edizioni, altro elemento negativo da non sottovalutare).

Di certo è da tenere in debita considerazione che ormai tutti i campionati che vedono in pista vetture Gran Turismo, a partire da quelli più prestigiosi (tipo WEC o ELMS) a quelli più settoriali (GT World Challenge Europe, GT Open, campionati nazionali) sono corsi da vetture di classe GT3; rimanere in ambito puramente nazionale di certo porta a ridurre l’importanza di un campionato, cosa che sta accadendo ora al DTM.

In ogni caso, questa serie ha dimostrato di avere sette vite come i gatti, e nulla vieta pensare che anche questa volta ce la possa fare a sopravvivere.

(foto di archivio)

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