Pelo e Contropelo: Gp Giappone GP di Com-Passione

HERIBERT STOHR

 

Dal 1965 guardo/leggo i GP di F1. In seguito mi sono documentato a ritroso fino al primo GP del 1950. Forse non vuol dire nulla ma ho visto tutte le epoche e i vari cambiamenti di questa categoria del motorsport. Non ho mai guidato una F1 e nemmeno ci sono salito da fermo.

Ho corso veramente poco rispetto a tutti i miei colleghi piloti. Poi ho fatto il coach, consulenze tecniche e sportive e il tecnico di pista. Capisco che non sia un granché per indossare la divisa di competente ed esperto ma, scusate, mi ci trovo bene in quel ruolo anche perché per tanti anni ho dovuto visionare centinaia di camera car per lavoro e ho periziato 4 incidenti mortali. Impiego 5 ore per fare un articolo. Guardo il GP in tv, vado a rintracciare tutti i cronologici e le soste per il cambio gomme di tutti i piloti, le interviste che riesco a rintracciare su internet insieme a filmati che non sono andati in diretta tv.

Lo faccio non per narcisismo compulsivo e nemmeno per vincere un premio ma per rispetto di lettori curiosi e affamati, insomma per quei 15 o 30 che mi stimano. Quest’anno volevo lasciar perdere ma poi mia moglie mi ha convinto a continuare. Però non ho più voglia di combattere coi nostalgici di una F1 che non c’è più, mi tocca anche scoprire che l’unico pilota vero rimasto è un po’ anzianotto, che ci sono piloti fighetti o fessacchiotti, che c’è un pilota considerato bollito che la Ferrari prenderà nel 2025, che lo stesso pilota abbronzato ha vinto dei mondiali perché guidava una monoposto nettamente superiore alle altre, che c’è un olandese che è un fenomeno rispetto agli altri ma si tace sul suo mezzo, che c’è uno spagnolo in rosso al quale hanno negato un nuovo contratto che ampiamente si meritava, che c’è un predestinato di cui si parla poco per pudore, che gli altri piloti è come non esistessero, che i regolamenti sono sbagliati, che ci vuole la ghiaia accanto al nastro d’asfalto, insomma chi si lamenta gode ossia si passa da con passione a com-passione.

Non è che io sia esente dal criticare ma non ho più la volontà di accontentare i 4 gatti per risultare sgradevole a tutti gli altri. Va bene mi sopportate, okay, ma il diritto di replica non compensa più. Mi arrendo all’evidenza dei disfatti. Ah, dimenticavo, c’è stato il GP del Giappone del quale sapete già tutto, non avete bisogno delle mie analisi.

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