FORMULA E, LA CLASSIFICA A META’ CAMPIONATO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Ci eravamo lasciati dopo le due gare di Misano Adriatico con Pascal Wehrlein e la sua Porsche al comando, seppur in coabitazione con Jake Dennis e la sua Andretti, e poco dietro Oliver Rowland che forse ancora impreca (e continuerà a farlo qualora I punti persi saranno determinanti) per una vittoria ormai certa e sfumata a poche curve dalla fine per aver finito l’energia.

Giusto rivalutare la situazione, non tanto per il fatto che sia stata corsa una gara in più, ma in quanto il campionato 2024 è giunto a metà del suo cammino, un momento utile a qualche bilancio generale e qualche disamina analitica, e dopo una gara che storicamente è sempre stata determinante, ed anche stavolta la tradizione è stata rispettata, di Montecarlo.

Dopo le otto prove disputate, la parte alta della classifica recita la seguente situazione:

1^ Pascal Wehrlein – Porsche  —  pt. 102,

2^ Nick Cassidy – Jaguar  —  pt. 95,

3^ Jake Dennis – Andretti  —  pt. 89,

4^ Oliver Rowland – Nissan  —  pt. 88,

5^ Mitch Evans – Jaguar  —  pt. 77,

6^ Maximilian Gunther – Maserati  —  pt. 65,

7^ Jean Eric Vergne – DS  —  pt.65,

e ci si può fermare qui, dato che l’ottavo in graduatoria, Sam Bird, che ha 38 punti, ha di fatto terminato la stagione dopo che un “lungo” a Sainte Devote gli ha causato la frattura alla mano sinistra; certamente vale il concetto già espresso dopo Misano in quanto, stante la situazione attuale e quanto visto sinora, il titolo 2024 dovrebbe essere una questione ristretta ai primi sette della classifica provvisoria assoluta.

Se si va a considerare il fattore “regolarità”, elemento fondamentale per chi aspira alla vittoria finale, allora si potrebbe escludere anche Gunther e Vergne, poco regolari anche se capaci di risultati eclatanti; in ottica di finale del campionato, attenzione al finale di stagione di Wehrlein, che già in due stagioni a metà cammino era in testa o tra i primissimi per poi fare una seconda parte di stagione senza o quasi risultati.

Si conferma altresì che, per quanto riguarda le squadre, solo (in ordine alfabetico) Andretti, Jaguar, Nissan e Porsche potranno giocarsi il titolo; sono infatti le uniche ad aver due piloti in grado di portare punti ad ogni gara, mentre le altre ne hanno, di fatto, uno solo o si trovano in una situazione tecnica da non consentire loro ambizioni di classifica.

Se proprio si vuole azzardare un pronostico, da preferire ad oggi la Jaguar, con la coppia Cassidy / Evans, non solo per la vittoria nel Principato, ma in quanto la vettura ed il team sembrano avere qualcosa in più degli altri.

Guardando la parte bassa della classifica, desolante vedere che le ultime tre posizioni della graduatoria siano occupate da Di Grassi (campione 2017), De Vries (campione 2021) e Mortara (2^ nel 2021 e 3^ nel 2022); un’annata per loro di certo pesantemente condizionata da due vetture che appaiono decisamente inferiori a quelle della concorrenza.

Un caso particolare è quello di Antonio Felix Da Costa, compagno di squadra del capolista Wehrlein, i cui soli 26 punti non rendono merito al valore del pilota, di certo protagonista di qualche episodio sfortunato ma che probabilmente “patisce” l’annata, sinora impeccabile, del compagno, e che ad oggi, salvo miracoli, non appare nella condizione di rientrare nella lotta per il titolo.

Otto gare rimangono per chiudere questa stagione 2024, tutto è matematicamente ancora possibile, e la Formula E ha sempre regalato sorprese e colpi di scena finali.

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