WEC IMOLA, NELLA BATTAGLIA DELLE QUALIFICHE E’ FERRARI A PRIMEGGIARE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Nel weekend delle gare, tra le sessioni di prove libere e l’elemento più importante del weekend, la gara, vi sono le sessioni di qualifica, utili a determinare lo schieramento di partenza ed a dare un’idea consistente di quale potrebbe essere l’andamento in gara e di chi potrebbero essere i favoriti per la vittoria finale.

Peraltro, il regolamento del World Endurance Championship prevede anche la disputa di una superpole, altro elemento che va ad aggiungere incertezza e che risulta un indubbio fattore di spettacolo, più che agonistico, in quanto in una gara di una durata di sei ore il partire una o due file indietro non configura una preoccupazione che non possa essere risolta con un minimo di strategia ai box.

Nelle sessioni di prove libere del venerdì e del sabato mattina grandi protagoniste le Ferrari, che avevano realizzato yrmpi di assoluto rilievo sia con gli erquipaggi “ufficiali” che con quello “satellite”, mentre nelle LMGT3 l’incertezza impediva di comprendere che avrebbe potuto realizzare la pole position.

Venendo a quanto si è potuto ammirare in pista durante le qualifiche, nella categoria delle Gran Turismo, la prima scesa in pista per qualifica e hyperpole, il responso dei giri veloci cronometrati ha premiato la Porsche 911 di Aliaksandr Malykhin, Joel Sturm e Klaus Bachler, che partiranno dalla pole position con il tempo segnato di 1’42”365, davanti alla Aston Martin Vantage di Ian James, Daniel Mancineli e Alex Riberas, staccati di 693 millesimi. Terzo tempo assoluto, con 734 millesimi di secondo per la BMW M4 di Ahmad Al Harthy, Valentino Rossi e Maxime Martin; al suo fianco, lontana solo sei millesimi dalla terza piazza, l’altra BMW del team WRT di Darren Leung, Sean Gelael ed Augusto Farfus.

Seconda sessione di prove, quella riservata alle Hypercar, quella più seguita dal folto pubblico presente sulle tribune e lungo il tracciato; dopo una battaglia corsa lungo i dodici minuti di qualifica ed i dieci minuti nelle hyperpole, la pole position è andata alla Ferrari di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, con il tempo di 1’29”466, che ha preceduto di 419 millesimi di secondo la vettura di Robert Kubica, Robert Schwartzman e Yifei Ye, mentre il terzo miglior riscontro cronometrico è stato quello della terza Ferrari, quella di Alessandro Pier Guidi, Miguel Molina ed Antonio Giovinazzi, che hanno segnato un tempo di 487 millesimi di secondo dietro la pole. La seconda fila dello schieramento di partenza sarà chiusa dalla Porsche di Kevin Estre, Andrè Lotterer e Laurens Vanthoor, che ha segnato il tempo di 1’30”101.

Prove che hanno registrato un grande equilibrio, laddove nello spazio di un secondo si sono classificate otto delle dieci vetture ammesse alla hyperpole, un riscontro che attesta il grande equilibrio delle prove di qualificazione e che prelude ad una gara caratterizzata dall’incertezza; una battaglia che, iniziata già nelle prove libere, si è protratta anche, ed a maggior ragione in quanto i tempi avevano una valenza determinante, nelle qualifiche, e che non è difficile ipotizzare continuerà anche durante le sei ore di gara.

Prova di forza, almeno per ora, delle vetture della casa di Maranello, soprattutto per quanto riguarda il distacco; la gara certamente sarà un’altra cosa, la speranza è che lo stesso risultato si possa riproporre al termine delle sei ore della gara di domani.

 

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