Libro dalla penna di Fulvio Solms non solo motori

REDAZIONE

 

Un industriale tessile e sua moglie, ebrei di Berlino, mancano due tentativi di fuga dalla Germania nazista, vengono prelevati a casa e di loro non si saprà più nulla. Il figlio, spostatosi in Italia dove vivrà per dieci anni da fuggiasco, intuirà la loro sorte da tre parole su un documento della Croce Rossa: «Deportati a Łódź».

Divenuto padre racconterà pochissimo a suo figlio, per proteggerlo dall’orrore e lenire dentro di sé dolore e senso di colpa.
Il ragazzo, una volta divenuto adulto e dopo la morte di suo padre, avverte la necessità di scoprire tutto sulla fine dei nonni. Anni di ricerca lo portano nei luoghi più significativi della vicenda: Berlino, Stettino, Łódź, Chełmno, la Calabria, Bari e Roma, ma anche Shanghai, Long Beach, Londra. Vengono interpellati testimoni, scovati documenti sul web e recuperati due libri sequestrati dai nazisti nel corso della deportazione: uno di essi risulterà rivelatore. Il nipote ripercorrerà infine i passi di Else e Martin, dalla casa al punto esatto in cui furono uccisi.
Il racconto si sviluppa su due piani temporali – la tragedia dei nonni e la ricerca tuttora in corso – e si declina al futuro: la Memoria va preservata ma può anche essere ricostruita grazie a nuove opportunità offerte dal web.

Questa è una testimonianza di seconda generazione e non un romanzo.


Fulvio Solms, giornalista professionista, è nato nel dicembre del 1958 a Bari. Ha svolto l’intera carriera nel “Corriere dello Sport”, occupandosi di tutti gli sport alternativi al calcio. Il primo amore è stato il rugby, cui è seguito il passaggio al mondo dei motori: negli anni Ottanta i rally e in breve tempo la Formula 1, che lo ha portato a raccontare i gran premi da inviato in tutto il mondo. Esperto anche di sport invernali, ha seguito sette edizioni delle Olimpiadi, oltre alla Coppa del Mondo di sci alpino.
Questo libro, in cui svela un’intensa vicenda familiare e la sorprendente ricerca storica che l’ha fatta emergere, segna il suo primo sconfinamento dallo sport.

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