LIBRI Senna e Prost la sfida infinita firmata Zapelloni

DI PAOLO CICCARONE 

Hanno diviso le tifoserie e scritto pagine di sport e umanità unica, di sicuro la sfida fra Senna e Prost è una di quelle epiche della F.1 e stupisce che, 30 anni dopo la scomparsa del pilota brasiliano, nessuno ne abbia fatto un film come Rush, la sfida Lauda Hunt degli anni 70. Umberto Zapelloni sul dualismo Senna Prost hai appena scritto un libro, la sfida infinita. Che cosa ha colpito di questo dualismo che a distanza di oltre trent’anni continuiamo ancora a parlarne?

“Che in Formula Uno è ancora oggi il dualismo più acceso, il termine di paragone per tutti. Tu quando rivedi un duello come lo hai visto ultimamente tra Verstappen ed Hamilton, lo vai subito a paragonare a Senna e Prost. Sono due piloti che hanno segnato un’epoca, ma non soltanto quell’epoca magica alla fine degli anni 80. Io credo che sia stato il dualismo più grande nella storia della Formula Uno e anche nella storia di tutti gli sport. È qualcosa che è stato straordinario in pista, con colpi anche al di sotto della cintura, che oggi potrebbero magari darti a vita una squalifica, ma un duello che è poi proseguito sempre, anche al di fuori della pista, con sgambetti, colpi bassi tra due personalità straordinarie, oltre che tra due piloti, tutte e due veramente sopra tutti”.

Perché dici che siamo arrivati al massimo livello nelle sfide fra piloti?

“Era il massimo perché erano due piloti che avevano bisogno uno dell’altro, perché senza Senna, Prost non sarebbe diventato quello che è diventato e lo stesso vale per Senna che senza Prost non sarebbe diventato quello che è diventato. Per fortuna si sono incontrati, uno contro l’altro, perché si sono migliorati uno e l’altro”.

È stato uno spingersi oltre i limiti che ha lasciato questo segno in Formula Uno, è possibile che dopo 35 anni nessuno sia riuscito ad eguagliare o almeno ad arrivare al loro livello?

“Va detto che ai tempi ebbe un grande coraggio Ron Dennis. A portarsi in squadra due piloti di quel livello. Perché quando tu hai due compagni di squadra come loro, ne beneficia non soltanto la squadra, ma lo spettacolo intero della Formula Uno. Poi è difficile trovare altre squadre con due top driver che possano combattere per il titolo mondiale e quindi va sicuramente dato un grande merito a Ron Dennis che ebbe il coraggio di metterli uno di fianco all’altro alla McLaren”

Però era una Formula Uno dove non c’erano i social. Oggi appena fai qualcosa a livello mondiale hai subito un ritorno. Erano quindi due piloti che vivevano un’epoca di comunicazione completamente diversa. Però, paradossalmente, sono ancora più vivi oggi di quanto non lo erano all’epoca.

“E però loro sapevano sfruttare noi giornalisti, Paolo, tu lo sai bene quanto loro approfittassero di noi, perché ci raccontassero di volta in volta quello che a loro serviva, per fare certi giochi politici. Chissà come sarebbero stati se ci fossero stati i social, come li avrebbero sfruttati? Perché sicuramente loro hanno avuto una popolarità gigantesca, in tempi in cui la popolarità la raggiungevi soltanto coi risultati in pista e con quello che la gente raccontava di te. Anche la televisione non era massicciamente presente come oggi. Eppure loro sono riusciti ad andare oltre il loro sport”.

Senna e Prost, la sfida infinita 149 pagine, 16 euro edizione 66thand2nd.com

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