WEC, A IMOLA TRIONFO TOYOTA (HYPERCAR) E BMW (LMGT3)

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La sei ore di Imola, seconda prova, delle otto programmate a calendario, del World Endurance Championship, si è conclusa con il successo dell’equipaggio della Toyota composto da Mike Conway, Kamui Kobayashi e Nyck De Vries, al termine di una gara ricca di colpi di scena e che non ha mancato di riservare sorprese durante il suo svolgimento.

L’ordine di arrivo della gara, relativamente agli equipaggi delle Hypercar saliti sul podio per le premiazioni della classifica assoluta, è stato il seguente:

1^ Mike Conway – Kamui Kobayashi – Nyck De Vries —  Toyota,

2^ Kevin Estre – Andrè Lotterer – Laurens Vanthoor  —  Porsche,

3^ Matt Campbell – Michael Christensen – Frederic Makowiecki  —  Porsche,

mentre per quanto relativo alla classifica delle Gran Turismo della classe GT3 il podio è stato così composto:

1^ Darren Leung – Sean Gelael – Augusto Farfus  —  BMW,

2^ Ahmad Al Harthy – Valentino Rossi – Maxime Martin  —  BMW,

3^ Aliaksandr Malykhin – Joel Sturm – Klaus Bachler  —  Porsche.

 

Una gara che ha evidenziato in maniera decisamente visibile la differenza tra le due classi in gara, laddove il “traffico” causato dai doppiaggi delle vetture più lente non ha mancato di generare qualche patema d’animo agli equipaggi in lotta per le posizioni di testa; se sino alla scorsa stagione la presenza delle vetture di classe LMP2, con prestazioni più vicine a quelle delle Hypercar, per certi versi non aveva evidenziato le problematiche relative a queste differenze nelle prestazioni, quest’anno, con due sole categorie, a maggior ragione su un tracciato come quello imolese, questo gap si è manifestato in maniera evidente.

Per la Ferrari solo un quarto posto dopo che le prove avevano dato l’impressione di poter assistere ad una vittoria, e dopo che la prima ora di gara era stata dominata dalle “rosse” di Maranello, peraltro penalizzate dall’ingresso delle safety car ogni qualvolta riuscivano a mettere un po’ di distacco dagli avversari.

Safety car iniziate sin dal primo giro di gara quando un contatto al Tamburello metteva di fatto fuori causa una delle due BMW Hypercar in pista e ritardava significativamente una delle Peugeot ed una delle Alpine; certamente la pioggia, peraltro inattesa, caduta copiosa nella seconda parte di gara ha rimescolato le carte giocando un brutto scherzo alla Ferrari che, sbagliando strategia, ha eseguito il cambio gomme in ritardo rispetto alla concorrenza, gettando quasi sicuramente al vento una vittoria che era assolutamente alla sua portata.

Dopo la tappa italiana, le classifiche piloti vedono in testa, nella Classe Hypercar:

Kevin Estre – Andrè Lotterer – Laurens Vanthoor  —  Porsche,

mentre nella Classe GT3 I leader sono:

Aliaksandr Malykhin – Joel Sturm – Klaus Bachler  —  Porsche; in entrambe le classifiche per case la casa di Stoccarda è saldamente al comando.

Prossima gara del campionato sarà quella della 6 Ore di Spa – Francorchamps, in programma l’undici di maggio, tappa che precederà quella iconica della 24 Ore di Le Mans, che si correrà nel weekend del 15 – 16 giugno.

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