FORMULA E, MONACO CROCEVIA DEL CAMPIONATO?

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La prossima gara del ABB Formula E World Championship, l’ottavo appuntamento dell’anno, sarà il rituale “giro di boa” di questa stagione, e potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque della stagione; per carità, il campionato è ancora lungo, rimarrebbero ancora otto prove, ed in questa stagione nessuno è ancora riuscito ad imporre il proprio segno; tuttavia, ci sono alcuni elementi che non vanno sottovalutati.

Sicuramente la classifica, dopo l’appuntamento del Principato, inizierà a dare delle indicazioni su chi potrà puntare al titolo e su chi la stagione l’ha già di fatto quasi conclusa; innanzitutto, a Montecarlo, tracciato assolutamente particolare quanto affascinante, ed a scanso di essere smentiti questa volta, vincono sempre i piloti migliori, e chi trionfa a Monaco di norma alla fine del campionato è in lotta per il titolo.

Attenzione quindi a chi si porterà a casa la vittoria, in quanto sarà di certo uno degli aspiranti al titolo iridato 2024; a Montecarlo inoltre, di norma, i team più “attrezzati” e competitivi iniziano ad emergere, ed alcune differenze iniziano a divenire, pur in un panorama di assoluti equilibrio ed incertezza, più evidenti.

A livello di punti i distacchi tra i pretendenti al titolo ed il resto del gruppo inizieranno ad assumere dimensioni magri non irrecuperabili, ma di certo difficili da colmare, considerando come i piloti da raggiungere non saranno uno o due ma almeno sei o sette; peraltro, a livello quasi statistico, i migliori stanno viaggiando a punteggi che possono garantire il titolo (idealmente la quota per la vittoria finale si assesta sopra quota 200 punti), quindi non è facilmente ipotizzabile una rimonta da fondo classifica.

Certamente, e Misano lo ha confermato, alcuni team sono decisamente più competitivi di altri; a puro titolo di esempio, basti guardare la situazione della Mahindra, che ha una delle coppie di piloti migliori di tutto il campionato (due anni fa De Vries e Mortara si sono giocati il titolo) e che, ed appare una situazione davvero avvilente per due campioni di quella portata, quest’anno non è ancora riuscita a mettere in classifica un solo punticino…

Data la situazione disastrosa della Mahindra, e della ABT Cupra, con Di Grassi, campione 2017, con un solo punto in classifica, da rilevare la crescita della Maserati, che pian piano sta scalando le posizioni di classifica e si sta affermando come uno dei team più positivi in questo momento della stagione, con Gunther che può giustificatamente nutrire ambizioni per il titolo.

Sicuramente, per quanto visto sinora ed in particolar modo a Misano, Porsche, Andretti (con la powertrain Porsche), Nissan, e Jaguar sembrano essere le squadre con il maggior potenziale ed in grado di portare i propri alfieri al successo finale, mentre la DS appare un po’ altalenante, salvata sinora da quel fuoriclasse della serie che è Vergne, che nonostante tutto riesce affidandosi alla sua esperienza ed al suo talento a mantenersi nelle zone alte della classifica.

Detto dei piloti di Mahindra e ABT Cupra, su cui ad inizio anno si sarebbe potuto puntare per il titolo, una situazione particolare è quella di Da Costa, al momento tagliato fuori dalle posizioni nobili della classifica, ma che con una vittoria a Montecarlo (ed un filotto di altre buone prestazioni) potrebbe rientrare nei giochi; lui è un campione, ha la vettura giusta (Porsche), potrebbe essere in positivo la sorpresa della gara del Principato.

Il fine settimana fornirà quelle indicazioni che al momento sono solo ipotesi e che potranno delineare meglio la classifica di questo 2024.

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