Pelo e Contropelo: GP di Sbadigliappen

HERIBERT STOHR

 

Mi sono annoiato a guardare questo Gran Premio di F1. Ma voi direte “eh ma hai visto quanti sorpassi?” Li ho visti, ma a parte quelli tra Magnussen e Leclerc, gli altri sono stati un successo perché quello davanti era impossibilitato a difendersi. E poi tutti ad evidenziare la vittoria dell’olandese Verslappen (partito 9°) neanche fosse partito dalla pit lane e neanche partecipasse ad una gara di biciclette rimontando gli 8 fuggitivi grazie alla forza delle sue gambe! Rimonta? Ma per favore!

Era già scritto che Max riuscisse a battere Perez qui a Miami e mi meraviglio di chi credeva fosse una impresa quasi impossibile. Il dominio R.B. non è paragonabile al dominio degli anni Mercedes e di Hamilton (che a volte hanno avuto il loro bel daffare) e la cosa sta diventando noiosa nonostante Alonso with Aston Martin tentano di farci capire che un altro che va forte in pista c’è.

Leclerc si è assunto l’incarico, sia al venerdì che al sabato, di far concludere le prove anzitempo con bandiera rossa dovuta alle sue uscite di strada. Perez lo ha ringraziato anche in lingua italiana mentre Verstoppen gli ha lanciato epiteti incomprensibili in dialetto olandese che è molto simile a quello dei bresciani di Ponte di Legno. Griglia di partenza dunque inconsueta con Magnussen 4°, Gasly 5°, Bottas 10°, Hamilton 13°, Norris 16°, Stroll 18°con la stessa monoposto di Alonso 2°. Asfalto nuovo bituminoso, Pirelli sconsiglia le soft per problemi di graining (usura anomala) e chi le monta? Le McLaren! Neanche un team di F4 avrebbe fatto quell’errore! Verstappen, Hamilton, Hulkenberg, Zhou, Tsunoda, Stroll e Ocon montano le hard per tentativi di rimonte e anche di avere poi le medium con serbatoio leggero , tutti gli altri montano le medie. Pronti via e quasi tutti mantengono la posizione con pochi avvicendamenti ma c’è De Vries che tampona Norris. L’olandese “De remlichten branden niet” (non gli sono accese le luci di stop) e l’inglese ” I didn’t have itchy back!” (non avevo prurito alla schiena!).

 

Al 3° giro si ferma Sargeant per cambiare il musetto, già che c’è monta le gomme dure. Perez non sembra avere un gran ritmo e non stacca Alonso. Chi gira sempre più veloce di tutti è Max con gomme dure e sorprende Magnussen e Leclerc, alle prese con sorpassi e risorpassi, infilandoli in un sol colpo. Naturalmente Norris e Piastri hanno già sbrodolato gli pneumatici e vanno in pit a montare le hard. Al 10° giro Verstappen è 4° mentre Russell passa Gasly. Due attesi protagonisti sono bloccati al loro posto, Leclerc 8° e Hamilton 13°, quando in fila indiana tutti hanno il DRS aperto nessuno sorpassa nessuno. Il monegasco è convinto che “Quelque chose est pourri au Danemark” (c’è del marcio in Danimarca) e il danese Kevin decide di liberarsi dalla lotta montando le dure al 14° giro.

La sua sembra una mossa saggia e furba ma non pagherà nel finale. Mentre Gasly, Bottas, e De Vries imitano il danese, finalmente Lewis si libera di Albon dopo 15 giri dietro alla Williams. All’inglese ci vogliono ben altri 7 giri per superare uno tosto come Hulkenberg. ” I want to buy Red Bull DRS” (voglio acquistare il DRS della Red Bull). Tra il 17° e il 24° giro ci sono le soste di Russell, Leclerc, Sainz, Perez, Albon, Alonso per montare le dure. Carlos lo vediamo a ruote fumanti dopo la riga bianca di velocità controllata per l’ingresso in pit e la sanzione arriva dopo poco con 5 secondi sul groppone. Max è al comando mentre Sergio con gomme fresche non sembra volare. Alonso passa Sainz facile.

Anche Russell ha un bel ritmo ed Hamilton lo lascia passare per sfruttare la sua scia standogli vicino per qualche giro. 32° giro Zhou inizia la sosta dei musi duri (quelli che erano partiti con gomme hard) diventando il primo dei musi gialli (il colore delle gomme medie) poi toccherà ad Hulkenberg (in crisi di performance), e Tsunoda. Replay del duello Leclerc-Magnussen con sorpassi e controsorpassi. Sainz fa un errore e viene passato da Ocon ma poi ristabilisce in fretta la posizione. Carlos non può far nulla su George che è più veloce di lui e lo relega al 5° posto. 38° giro Hamilton monta le medie e deve rifare tutto daccapo perché si ritrova dietro ad Albon come all’inizio. “I’ve already seen this Williams for too many laps!” (ho già visto questa Williams per troppi giri!).

Ocon non ripete Baku e cambia le gomme al 39° giro. Stroll al 43° e Verstappen al 45° , con quella macchina le gomme si autopuliscono dal graining! Perez torna al comando ma per poco , il tempo di avere il DRS aperto sul traguardo, controllare una minima difesa di Checo in staccata girando largo e Max s’invola. Ultimi sorpassi. Hamilton, dopo Albon, passa Bottas, Magnussen, Gasly e Leclerc (non ci credevo), il monegasco si difende lasciando uno spazio per una F3 ma Lewis è convinto e sgomita facendosi largo. Stroll passa Albon, Bottas, ma Tsunoda non lo fa accomodare. Leclerc passa almeno Gasly.

1° Verstappen senza fatica. 2° Perez, torna al suo posto ma lo stint con gomme medie è stato negativo. 3° Alonso a 26”, ha persino il tempo e la voglia per guardare i maxi-schermi mentre guida. Disimpegnato. 4° Russell a 33”, emerge il suo talento pur con quella macchina. 5° Sainz a ben 47”, illude un po’ stando vicino a Fernando ma poi non ha armi per difendersi dalla Mercedes. 6° Hamilton a 51”, bene quanto George ma un altro anno da comprimario. 7° Leclerc a 52”, pensavo resistesse a Lewis, stavolta non ci ha capito molto. 8° Gasly a 55”, bene. 9° Ocon a 58”, bene anche lui. 10° Magnussen a 62”, ha visto rosso per quasi tutta la gara ma non ha resistito alle Alpine. 11° Tsunoda a 64” e 12° Stroll in scia ma niente punti per lui nonostante la monoposto che ha fra le mani. 13° Bottas a 71”, forse sperava nei punti ma niente. 14° Albon a 72”, altro speranzoso ma deluso. 15° Hulkenberg a 75”, peggiora sempre nel finale di gara. 16° Zhou a 78”, 17° Norris a 87”, velo pietoso, in scia De Vries 18°, poi Piastri 19° a 1 giro e ultimo Sargeant 20° nel GP di casa sua.

Senza VSC o Safety Car il divario tra le R.B. e gli altri diventa una voragine. Le Ferrari con 10 kg di benzina vanno forte, col pieno non vanno male ma se tirano rovinano le gomme ed ormai puntano solo alle gare sprint. Aston Martin fantastica ma se Stroll non impara riceverà soddisfazioni solo con Alonso che gufa ritiri per la R.B. Le Mercedes promettono novità importanti per Imola ma rimarrà un anno buttato per cocciutaggine ingegneristica. Team McLaren dietro alla lavagna col cappello a testa d’asino.

Poche emozioni in questa gara di Miami ma se proprio volete fare un confronto e farvi quattro risate di quelle esilaranti non dovete perdervi una gara di F.E. In pratica come vedere una partita di calcio Milan-Inter a confronto con una di scapoli contro ammogliati.

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