MONZA I lavori procedono a ritmo spedito ecco la situazione dopo 40 giorni

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI-MBnews

Il sotto passo del rettilineo che porta dall’Ascari alla Alboreto completamente abbattuto

Unire l’utile al dilettevole. Seguire le prescrizioni mediche:Signor Magni, lei deve camminare, stare in movimento!” e trovarsi a fare i quattro passi nel tempio della velocità e già che ci siamo, dalle postazioni aperte al pubblico (il resto dell’impianto è rigorosamente chiuso ai non addetti ai lavori) vedere che dopo un mese dall’avvio dei lavori, l’attività freme a buon ritmo.

I lavori procedono rapidamente e senza sosta

Così, di buon’ora domenica mattina, eccoci pronti per la nostra bella sgambata, nel mio posto preferito, il Parco di Monza. Solitamente entro in Autodromo e faccio il giro lungo il perimetro, per godermi ogni metro d’asfalto del Tempio della Velocità. Ma questo è un periodo di grandi lavori per l’Autodromo più famoso del mondo, e così mi accontento di passeggiare nei pressi. Faccio il giro lungo e raggiungo la parte est dell’anello di Alta Velocità.

La variante Ascari senza asfalto rimosso completamente

Rientro e percorro la stradina che porta verso la Variante Ascari. Giunto all’altezza della Variante, vedo che l’asfalto non c’è più, c’è un solco profondo, una ferita che stride, fa quasi male, per uno che considera sacro ogni metro dell’Autodromo Nazionale di Monza. Proseguo lungo la stradina che costeggia il rettilineo che porta verso la Parabolica Alboreto e, giunto all’altezza del primo sottopasso, vedo che hanno già abbattuto il pezzo di pista e stanno aprendo un varco più grande, per ottemperare alla prescrizione di creare vie di evacuazione più sicure per la marea rossa che sommerge il Tempio in occasione del Gran Premio d’Italia di Formula 1 e, dal 2023, anche della 6 Ore WEC.

Più avanti, il secondo sottopasso è anche più avanti con i lavori, il pezzo soprastante della pista non c’è più ed il cratere è sensibilmente più ampio addirittura del primo. Dopo tante perplessità e tante critiche, a Monza questa volta stanno facendo sul serio e, a quanto vediamo, stanno facendo le cose come si deve. Il Tempio della Velocità attendeva da tempo di essere rinnovato e portato al passo con gli autodromi più moderni. E noi, che tanto gli siamo affezionati, non possiamo che rallegrarci e seguire trepidanti i lavori, come tanti umarell, commossi davanti al nostro caro, centenario monumento, che tante emozioni ci ha regalato nei decenni e tante altre ce ne regalerà.

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