L’Agosto dell’ultima Punto

 

Una leggenda diceva che lo storico Amministratore Delegato FIAT Vittorio Valletta fosse morto ad Agosto, come estremo gesto di responsabilità manageriale: minimizzare l’impatto produttivo e mediatico su un’Azienda di cui era stato l’anima per 40 anni. E ad Agosto di quest’anno se n’è andata in silenzio la Punto, con l’ultimo esemplare prodotto a Melfi.

 

Che anche questo commiato in casa FIAT sia avvenuto in una prudente sordina estiva? Secondo me si, perché non finisce solo una macchina. Finisce un rapporto tra il tessuto sociale di un Paese e la sua motorizzazione. Da diciottenne non ho mai amato particolarmente la Punto, nemmeno nelle sue versioni giallo-sportive. Però su una 70 diesel aspirata ho passato l’esame di guida nel ’96, e come me migliaia della mia generazione. Perchè la Punto è stata una di quelle che si chiamavano con termine antiquato “colonne portanti della motorizzazione italiana”.

 

La quarta di quelle macchine su cui FIAT puntava la sua sopravvivenza e prosperità. Il valore per il Paese di queste auto si può dedurre da un dettaglio non da poco: la loro vita coincideva incredibilmente con le fasi della storia contemporanea d’Italia. Le prime furono le 600/850 su filosofia progettuale tutto dietro concepita da Ferdinand Porsche e ripresa da Dante Giacosa. Misero al volante gli italiani felici post-ricostruzione, nascendo con il boom del 1955 e con la fine di quella spensieratezza finirono anche loro. La loro sostituzione fu avviata nell’anno di Piazza Fontana. Nel 1969 il mondo era in tensione e voleva novità, in ogni aspetto della vita. Pio Manzù anticipò le linee tese degli anni ’70 con la 127 che mandava in pensione la meccanica “stile Maggiolino” e recepiva con coraggio la rivoluzione del motore 4 cilindri anteriore trasversale della Mini di Alec Issigonis. Per capire la portata della cosa, alzate il cofano delle auto più popolari di oggi: mutatis mutandis, da allora sono quasi tutte fatte così.

 

L’Italia, pur con i suoi drammatici problemi, si dimostrava capace di anticipare i tempi: le concorrenti Golf, Fiesta e Renault 5 sarebbero arrivate solo anni dopo. La successiva Uno del 1983 fu poi storicamente perfetta: battezzata come la FIAT per gli anni ’80, durò esattamente dal Drive In a Tangentopoli. 3,5 porte, Turbo, Diesel era – doveva essere – la macchina prima di tutto versatile. Si perché era arrivato un periodo di maturità per l’auto italiana, che cessava di essere un punto di arrivo del benessere familiare per trasformarsi in uno strumento, strumento a cui chiedere sempre di più.

 

E nel 1993 è arrivata la Punto che ha attraversato – quasi immutata – la Seconda Repubblica, l’Euro, il Web. Mi stupisco che abbia resistito 25 anni così intensi. Non mi stupisco viceversa che per la prima volta nella storia di queste vetture, non avrà un’erede diretta. Nel 1977 una certa austerity ‘parruccona’ cercò di opporsi, anche a livello governativo, alla frivolezza della TV a colori che avrebbe destabilizzato gli italiani con ulteriore indebitamento. Miopia clamorosa: il resto del mondo stava andando già da 10 anni in quella frivola, redditizia direzione.

 

Nel 2018 FIAT riposiziona la propria gamma su Panda e le innumerevoli varianti della 500. Stavolta si sceglie più saggiamente l’allineamento ad un mercato che vuole o ciò che costa poco, o ciò che è – in una parola – ‘figo’. Perdonami Marchionne, è la traduzione del tuo termine ‘premium’ nella lingua più umile delle utilitarie. Benpensanti, familisti, neo-nostalgici possono pensarla come vogliono, ma la necessità di essere ‘fighi’ in ogni aspetto della vita è l’essenza di questo mondo social. E quindi, per le parole ‘utilitaria’ ‘ generalista’ ‘nazionale’ ‘orientata alla famiglia’ è il momento del Punto. E a capo. Giusto così? Quando si fa business, assolutamente sì. Mi permetto di dire che come per la TV a colori, forse ci si sarebbe dovuto pensare già qualche anno fa. Come specchio della società italiana? Beh forse è meglio che sia successo in un sonnolento pomeriggio estivo, ci rifletteremo su un po’ meno.

 

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