QUANDO IL “CLASSIC” NON PASSA MAI DI MODA

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Ci sono cose che anche passando il tempo rimangono sempre attuali e gradite, e una di queste sono gli eventi che vedono in competizione in pista le vetture “storiche”; lo sa bene la francese Peter Auto, prestigiosa organizzazione di grande professionalità e capacità che tutti gli anni propone agli appassionati in tutta Europa i suoi appuntamenti dove scendono in pista vetture a rappresentanza degli ultimi 50 anni di competizioni.

Sul circuito francese del Paul Ricard a Le Castellet si è svolto il tradizionale evento del “Dix Mille Tours”, con circa 350 vetture iscritte, un numero rilevante che conferma l’ottimo lavoro organizzativo che viene svolto e della passione che raccoglie un sempre crescente numero di appassionati e fortunati (oltre che economicamente facoltosi) possessori di vetture da competizione d’epoca. Da notare come, beati loro, taluni erano iscritti in diverse categorie, ovviamente con vetture diverse…

Otto le categorie nelle quali le vetture erano suddivise, la “2,0 Cup”, riservata alle Porsche rispondenti alle regole FIA ante ’66, la “Classic Endurance Racing”, suddivise in due “sottoclassi”, per le vetture Endurance comprese tra il ’66 e il ’81, le “Endurance Racing Legends”, che presentava le vetture che hanno corso in Endurance tra gli anni ’90 ed il nuovo millennio, le “Fifties Legends”, le vetture che abbiamo ammirato anche su strada, le “Group C Racing”, con le vetture che hanno corso a Le Mans tra l’82 ed il ’93, le “Heritage Touring Club”, le vetture Turismo degli anni dal ’66 al ’84, le “Sixties’ Endurance”, per vetture sport pre ’63 e GT pre ’66, forse le più iconiche, e le “The Greatest’s Trophy”, le vetture delle gare endurance degli anni ’50 e ’60.

Non solo quantità ma anche qualità; difficile, se non quasi impossibile, elencare tutte le “perle” che si sono viste nel fine settimana. Scorrendo le “starting list” di ciascuna categoria impossibile non rimanere meravigliati dallo schieramento di vetture, veri e propri pezzi della storia dell’automobilismo, che si è presentato sull’asfalto del tracciato della Provenza; con la certezza, ed a tal fine giusto fare ammenda preventiva, di dimenticarne qualcuna, basti citare nei prototipi la Ford GT40 e la Porsche 908, nelle silhouettes la Ferrari 512 BB e la BMW M1, la Ferrari 333SP per le corse in U.S.A., le mitiche BMW Alpina, le Ford Capri ed Escort mattatrici con le Alfa Romeo GTA delle Gran Turismo degli anni ’70, sino a giungere alle onnipresenti Porsche 911, senza dimenticare le immancabili Cobra Shelby e Chevrolet Corvette.

Come facilmente immaginabile tutti gli appassionati hanno sfruttato al massimo la possibilità, oltre che quella di ammirare le vetture in azione in pista, anche di poterle ammirare da vicino nei paddock, che si sono trasformati, tra una manche e l’altra, in un brulicare di appassionati di tutte le età che si aggiravano tra l’incuriosito e l’ammirato intorno alle vetture, in particolar modo a quelle più “datate”.

E’ fuori di ogni dubbio che, di fronte ad un panorama automobilistico così ampio, tutti gli appassionati che si sono accalcati nel comprensorio dell’autodromo avranno trovato almeno una manifestazione di proprio interesse e gradimento; anche come media, impossibile non rimanere affascinati e non cedere alla tentazione di dare una sbirciata all’interno di qualche cofano motore o di qualche abitacolo.

La sensazione forte che rimane nel guardare quelle vetture è quella della nostalgia, specialmente in chi ha

qualche anno (e qualche capello bianco) in più, nel riportare alla memoria cosa queste vetture hanno rappresentato, i loro successi, i piloti che le hanno condotte, i duelli che le hanno caratterizzate, magari qualche aneddoto, e quant’altro; d’altro canto, non accade tutti i giorni di trovarsi di fronte quanto gli ultimi 50 anni di automobilismo sportivo possano rappresentare.

Tra prove e gare, tre intensi giorni di “ritorno al passato”, con la considerazione di come, in ambito motoristico, il “classico” rimane sempre di moda.

Condividi su: