FORMULA E 2023, LE PAGELLE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Come ogni anno, al termine della stagione, un piccolo sguardo indietro porta alle considerazioni ed alle valutazioni di quanto sia successo, globalizzando quelle che sono le considerazioni che ciascun team avrà fatto al suo interno valutando cosa abbia funzionato e cosa no in vista della prossima stagione, quella del decennale, un compleanno della serie che tutti vorranno, legittimamente, festeggiare.

Partiamo dalle classifiche, considerando i primi dieci classificati in quella piloti ed i primi quattro in quella dei team, per poi concludere con qualche considerazione sulla serie nel suo complesso; partiamo quindi dai piloti come segue:

1^ Jake Dennis – Avalanche Andretti Formula E – pt. 229  —  VOTO 10:

titolo più che meritato, acquisito con la maturità di un veterano; veloce, regolare (mai al di sotto del quarto posto), un’annata semplicemente quasi perfetta, da campione, il vinciore che non ci si aspettava, non resta che togliersi Il cappello,

2^ Nick Cassidy – Envision Racing – pt. 199  —  VOTO 9,5:

ha lottato sino alla fine pagando un paio di battute a vuoto di troppo, portando la Envision al titolo per team; se imparerà ad “accontentarsi” invece di puntare al massimo risultato il prossimo anno potremmo celebrare lui come campione, le quattro vittorie di quest’anno attestano che ne sarebbe pronto,

3^ Mitch Evans – Jaguar TCS Racing – pt. 197  —  VOTO 9:

da anni al vertice nella categoria, alla fine gli manca sempre quel qualcosa che gli permetta di arrivare al titolo; più maturo ed esperto dei suoi avversari che lo hanno preceduto, paga l’aver iniziato il campionato dopo le prime cinque gare, un vantaggio che ormai non si può più concedere,

4^ Pascal Wehrlein – TAG Heuer Porsch Formula E Team – pt. 149  —  VOTO 8:

forse la sua miglior stagione, anche se, merito o colpa di chi lo ha preceduto, nessuno se ne è realmente accorto, anche perché, dopo un inizio di stagione col botto e tre vittorie, negli ultimi sei round è di fatto sparito uscendo troppo presto dalla lotta per il titolo; è certamente bravo, ma manca di costanza e di quel “killer instinct” determinante in questa serie,

5^ Jean Eric Vergne – DS Penske – pt. 107  —  VOTO 5,5:

dal “meno peggio” dei veterani titolati ci si aspettava una stagione ben diversa, meno anonima ed incolore, costellata da troppe battute a vuoto; meglio voltare pagina e pensare al 2024, troppe cose non hanno girato per il verso giusto, un’annata no ci può anche stare, forse due un po’ meno…

6^ Sebastien Buemi – Envision Racing – pt. 105  —  VOTO 5,5:

discorso analogo a quello di Vergne, Buemi ha “salvato” una stagione disastrosa (ed è la seconda) con un finale dove ha raggranellato qualche punto utile almeno per essere menzionato; non ha alibi, il suo compagno ha portato la Envision al successo per team ed ha sfiorato il successo assoluto, forse inizia a segnare il passo in una disciplina dove i giovani che arrivano vanno davvero forte,

7^ Maximilian Gunther – Maserati MSG Racing – pt. 101  —  VOTO 6,5:

poteva forse fare qualcosa di più, visto il talento e le indubbie capacità, ma il noviziato si “paga”, e la Maserati era al debutto; ha comunque vinto una gara, si rimane comunque convinti che questo pilota, trovando l’annata giusta, potrà dire la sua per la lotta al titolo,

8^ Sam Bird – Jaguar TCS Racing – pt. 95  —  VOTO 5:

da tanti anni nella categoria, da anni si pensa possa essere l’anno buono, da anni termina nel limbo della “aurea mediocritas” senza lasciare il segno; ogni tanto qualche lampo, troppe volte assente, il dubbio che sia un tantino sopravvalutato è ormai più che legittimo; non da escludere che il prossimo anno il suo posto venga preso da qualche altro pilota,

9^ Antonio Felix Da Costa – TAG Heuer Porsch Formula E Team – pt. 93  —  VOTO 5:

visti i risultati di quest’anno si fa fatica a credere che questo sia il pilota che due anni fa a due terzi della stagione aveva già il titolo in tasca; il campione è fuori discussione, doveroso rinviare qualunque ulteriore giudizio al prossimo anno, dove magari la vettura saprà supportarlo adeguatamente,

10^ Norman Nato – Nissan Formula E Team – pt. 63  —  VOTO 6;

che dire, la sufficienza è più di stima che altro per il secondo posto gara 2 a Roma; se pur decimo classificato il distacco dai primi è abissale; i punti sono stati raccolti, poco alla volta, nel finale di stagione dove molti sono clamorosamente mancati, e il nuovo corso Nissan al momento pare decisamente in ritardo rispetto alla concorrenza.

In merito ai team queste le valutazioni:

1^ Envision Racing – pt. 304  —  VOTO 10:

rispetto ad un paio di anni fa, dove la Envision era una delle vetture peggiori, è avvenuto quasi un miracolo sportivo, di cui non ci si può che rallegrare, soprattutto grazie a Cassidy; annata quasi perfetta, e titolo conquistato sul filo di lana (prima dell’ultima gara era a pari punti con Jaguar). Ovvio, attesa la conferma il prossimo anno,

2^ Jaguar TCS Racing – pt. 292  —  VOTO 9,5:

senza cattiveria, ma con una seconda guida appena più consistente di Bird ora il discorso sarebbe diverso; le scelte, si sa, si pagano, ed in Jaguar ora è il momento delle riflessioni in vista della prossima stagione, quanto meno con la premessa che la base è ottima e che non c’è molto da migliorare, soprattutto per dare ad Evans la possibilità di giocarsi il titolo,

3^ Avalamche Andretti Formula E – pt. 252  —  VOTO 9;

certamente la sorpresa dell’anno, grazie soprattutto al capolavoro tattico di Dennis che ha capitalizzato al massimo quanto ha fatto, visto anche l’apporto nullo di Lotterer (chissà se lo rivedremo in Formula E il prossimo anno); certamente sorprese come questa sono quanto di meglio la serie ha bisogno,

4^ TAG Heuer Porsche Formula E Team – pt.242  —  VOTO 7,5:

il team è la riprova tangibile che i soldi da soli non sono garanzia di vittoria; pur se il progetto è valido, c’è molto da lavorare per portarlo al top e garantire alla coppia di piloti, una delle migliori del campionato, la possibilità di giocarsi il titolo. Senza cattiveria, ma il risultato ottenuto, pur buono, è più demerito degli altri che merito proprio.

 

La stagione 2023 della Formula E  —  VOTO 8,5:

La stagione è risultata tutto sommato interessante, le nuove regole tecniche hanno regalato maggior spettacolo, il tutto a beneficio del pubblico e degli appassionati, e le gare sono state caratterizzate da sorpassi ed emozioni; d’altro canto la nuova Gen3 ha evidenziato differenze prima meno palesi, e la differenza di prestazione tra i team si è allargata, facendo perdere alla serie una parte di quel generale equilibrio che portava ad avere tra le vetture differenze minime nelle prestazioni.

Un po’ come occorso quando aveva vinto Da Costa, si è perso l’equilibrio generale tra i piloti, ed alla fine il duello per la vittoria finale si è ridotto a tre contendenti, ma con differenze quasi abissali in termini di punteggio tra I primi ed i diretti inseguitori.

Un punto oggettivamente da rivedere è il calendario, specie nella parte primaverile / estiva dell’anno; la sovrapposizione con altri eventi “importanti” non giova ai fini della partecipazione e della copertura mediatica, elementi di cui la serie necessita.

Si conferma, ma questo storicamente vale per tutte le manifestazioni e per tutti i campionati del motorsport, come regolarità e costanza premino sempre e che a vincere sia chi commette meno errori o subisce meno battute a vuoto (anche nel calcio a vincere non è chi segna più reti ma chi ne subisce meno), elemento che anche nella prossima stagione risulterà determinante per chi voglia aspirare al titolo.

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