RENAULT AUSTRAL Moderno connesso e parco nei consumi

DI PAOLO CICCARONE FOTO GIUSEPPE MAGNI

La prima cosa è capire che versione stai guidando, perché di Renault Austral ce ne sono varie e tutte vanno bene, al punto che fatichi a capire se sotto al cofano hai il 3 cilindri 1200 cc o il quattro cilindri 1300 con potenze che vanno da 130 Cv ai 200 della versione Esprit Alpine che conta su due motori elettrici da 68 CV in supporto al termico.

PREZZI DA 33  MILA EURO A OLTRE 41 MILA

Comunque sia, vengono confermati due standard di eccellenza: il nuovo Hi Tech Hybrid è un bel motore che spinge e consuma poco in qualsiasi versione (fino all’80 per cento della percorrenza urbana o in colonna in autostrada) e con qualità percepita che da Renault non ti aspetti. Certo, parlando di prezzi qua si parte da oltre 33 mila euro nella versione base per arrivare ai 51 mila della top di gamma passando per le varie versioni e allestimenti (5 per la precisione: Evolution, Techno, Tecnho Esprit Alpine, Iconic e Iconic Esprit Alpine) che fanno lievitare i prezzi in base ai contenuti.

ANCHE OLTRE 21 KM AL LITRO

Di base, però, Austral conferma le premesse e lo abbiamo visto nel nostro lungo test drive: oltre 1800 km fra autostrada, montagna e città con consumi medi di 4,6 litri per 100 km e una punta massima di 6,2 solo in autostrada. Tradotto: si passa dai 21,7 km al litro ai  16 km al litro. Come mai queste differenze? Nell’uso della vettura. Il primo pieno è stato consumato con colonne in autostrada e velocità medie basse, per cui l’elettrico è venuto in supporto spesso e volentieri per lunghi tratti, fino a raggiungere i 130 km orari in alcuni casi, quindi motore benzina spento e via di spina.

IN AUTOSTRADA L’IBRIDO CHE AIUTA

Nel secondo caso, invece, tutta autostrada senza intoppi e consumi in linea con un normale mezzo a benzina. E fin qui i conti tornano. Fra la vecchia Kadjar e Koleos, Austral trova il suo spazio giocandosela sui contenuti: elegante e non pesante nelle forme (ricordiamo che è un SUV) spazioso negli interni con sedute comode dietro, da rivedere per il posto guida. E vi spieghiamo perché. La posizione del volante leggermente dissasata con la battuta del sedile corta non ci ha fatto trovare la posizione di guida ideale, per cui l’adattamento in vettura è stato segnato da questo problema. Non avendo la posizione di guida giusta, tutto il resto viene meno, infatti il nostro secondo tester non ha avuto nessun tipo di problemi, segno che è qualcosa di molto personale e va verificato sempre al momento dell’acquisto.

INTERNI AL TOP PER QUALITA’

Ovvero provatele sempre le auto prima di farlo a occhi chiusi. Vale per Renault e per tutti. Se poi provate Austral, beh qui scatta la libidine perché certe rifiniture hanno ricordato i marchi tedeschi che costano il doppio. Le connessioni, col maxi schermo centrale, ci sono tutte e le informazioni (specie col navigatore che segnala le code e le alternative) sono eccellenti e facili da usare. La strumentazione è completamente digitale, con display da 12,3″ per il cruscotto e da 9″ o da 12″ per lo schermo verticale centrale, a seconda delle versioni. Completa l’interfaccia un head-up display con diagonale di 9″.

AMANTE DEI LUNGHI VIAGGI

Visibilissimo e utilissimo in viaggio quando non ci si vuole distrarre. Il sistema è basato su Android Automotive e integra molte funzioni derivate da Google, a cominciare dalle mappe replicabili anche nel quadro strumenti. C’è Internet, che assicura aggiornamenti continui da remoto e la possibilità di scaricare varie app, proprio come se fosse uno smartphone. Presente anche il sistema di ricarica wireless per i telefoni Android e Apple che hanno questa funzione, sistemato sotto al bracciolo centrale molto comodo e che non intralcia l’uso del telefono in ricarica.

DIMMI COME GUIDI TI DICO CHE COLORE USARE

L’ambiente interno è luminoso e molto curato, con superfici squadrate, impreziosite dall’illuminazione ambientale a LED personalizzabile: a seconda della modalità di guida scelta (da Normal Confort o Sport, per esempio) cambia colore anche la luce interna passando dal verde al blu al rosso. Buona la qualità percepita dei materiali usati: morbidi nella zona alta e centrale di plancia e pannelli porta. Sulla Esprit Alpine, poi, fa la sua comparsa l’Alcantara. Volante a forma squadrata, strano a vedersi ma dalla buona impugnatura e con la leva del cambio posizionata poco sopra quella dei tergi. Occhio a non confondersi…

DIETRO C’E’ SPAZIO

Il bagagliaio parte da 430 litri per la E-Tech e da 500 litri per le mild-hybrid, sale a 555 e 575 con la seduta portata avanti (il divano posteriore avanza di 16 centimetri) e arriva fino a 1.455 e 1.525 litri con gli schienali abbattuti. La fluidità di marcia è buona anche se a volte si sente qualche strappo, dovuto all’innesto della parte elettrica. Tutte le partenze e le manovre si effettuano in elettrico. Oltre alla marcia elettrica, si può procedere anche sfruttando il motore a benzina che ricarica la batteria (da 2 kWh) oppure utilizzando entrambi i motori contemporaneamente. Sul volante ci sono due leve, che sembrano quelle solite per i cambi marcia, invece agiscono sul livello di rigenerazione dell’intensità della frenata rigenerativa (4 livelli), a seconda del tipo di strada o di preferenza.

ASSETTO MORBIDO E CONFORTEVOLE

Assetto morbido, molto rollio in curva, decisamente sottosterzante nei tornanti e nelle curve strette. Una chicca Renault Austral sono le quattro ruote sterzanti del sistema 4Control Advanced. Sono optional e disponibili solo sulla E-Tech, e consentono di ridurre di oltre 1 metro il diametro di sterzata, portandolo a 10,1 metri. Anche se non c’è una versione 4 ruote motrici, nelle condizioni di fango incontrate nel nostro test, ne siamo usciti tranquillamente grazie all’uso adeguato dei rapporti al cambio e al controllo di trazione.

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