F.1 GP INGHILTERRA PELO E CONTROPELO Il GP di Sliverstone

DI HERIBERT STOHR

Grande gara di Leclerc che ha portato la Ferrari a un passo dalla vittoria

Sliver inteso come tramutante; come è mutato questo weekend?

Prove libere 1 sono diventate occupate. Ore 11,30 venerdì. Prove ufficiali non erano ufficiali ma neanche caporali  fatte alle ore 19, e valevano per una griglia di una fantomatica “gara sprint”  del sabato alle 17,30 ma poi non era altro che quella che determinava la pole position e quindi la griglia della vera gara della domenica però, sempre al sabato, alle ore 12,00 c’era un altro turno di prove occupate.

Capito qualcosa? I primi tre della gara sprint alias prove ufficiali, si beccavano 3 punti al primo, 2 al secondo e 1 al terzo. E gli altri?

POLE A CHI? CONFUSIONE DETTATA DA SPETTACOLO A TUTTI I COSTI

La pole position deve essere appannaggio di chi fa il giro più veloce : questo è il concetto.  Vogliamo più spettacolo? Allora prendiamo delle ballerine e degli acrobati del circo e dei lottatori di Sumo senza mutande.

Come si fa a battere Verstappen?  Semplice : buttarlo fuori!  Era ora!!!   Ma era nell’aria.  Il primo giro di ieri già aveva fatto capire che c’era possibilità di ruotate e non di quelle gentili da fair play. Infatti.  Pronti via e alla prima curva Hamilton affianca all’interno Verstappen il quale sfrutta un po’ di fuori pista per non cedere al rivale. Max gioca in difesa in curva 3 ma rovina la traiettoria per la curva 4 e 5 così non esce veloce e Lewis , che si è preparato l’attacco, riesce a superarlo in rettilineo con mezza macchina, curva 6 staccatona di Verstappen che non lascia spazio a Hamilton che rinuncia (ieri Russell è stato penalizzato ,ingiustamente, per non aver lasciato spazio a Sainz).

COPSE, ANATOMIA DI UNA CURVA DA PELO

Lewis è colpito nell’onore inglese ed ha uno slancio migliore per arrivare alla Copse, curva veloce destrosa, affianca la Red Bull all’interno ma poi rallenta (dirà che ha persino frenato), Verstappen gira convinto di starci ma prende con la posteriore destra la sinistra anteriore della Mercedes e vola fuori. Grande crash e safety car poi bandiera rossa.  L’olandese dall’alto del suo vantaggio nel punteggio può permettersi di fare il duro nei contatti ruota a ruota e può anche darsi che ragioni così, mal che vada fuori tutti e due oppure, ipotesi numero due, Verstappen cerca l’incidente e finalmente l’ha trovato. Hamilton dal canto suo, nei duelli con Max non è stato mai molto aggressivo e quando ha sentito puzza di incidente si è sempre tirato indietro, come ieri, come oggi.

I PRECEDENTI ALONSO E SAINZ: SI PUO’ FARE!

Tornando alla curva Copse, ieri sia Sainz che Alonso hanno dimostrato che si può fare anche non andando bene a corda ma rimanere un po’ larghi; Alonso l’ha fatto anche oggi (teniamo conto che siamo schiavi di ciò che le immagini ci passano per cui non sappiamo di altri episodi simili) inoltre , in gara, Hamilton ha superato sempre lì un Norris remissivo è vero ma anche un Leclerc combattivo che se non era per lo sghetto oltre il cordolo forse, in quel momento, sarebbe ancora rimasto in testa per altri 400 metri. Per la pappardella soprascritta per me è un incidente di gara e i 10 secondi di penalità sono stati ingiusti, letti come frenesia da parte dell’inglese nel passare al comando, letti per uno che colpisce il pilota leader del mondiale e della gara; se fosse successo al 20° giro non ci sarebbe stata penalità.  Intanto speriamo che l’olandese non abbia danni fisici che gli impediscano di guidare al meglio fra due settimane.

LECLERC SOGNO INFRANTO A DUE GIRI DALLA FINE

Riparte la gara con Leclerc al comando per nulla disturbato da Hamilton che ha sul groppone quei 10 secondi da scontare al pit stop. Sembra una Ferrari d’altri tempi e neanche tanto lontani. Dopo il pastrocchio di ieri Perez è l’unico a partire con gomme hard ma i meccanici non possono fare a meno di lui e lo richiamano ai box molte volte con una tattica suicida tipica di chi si sente offeso nell’orgoglio (team Red Bull Horner & C.) e allora si danno una bella zappa sui piedi per togliere un punto (del giro più veloce) a Lewis sacrificando 2 punti al team che poteva portare il messicano col suo piazzamento. Immaginavo che Hamilton in rimonta superasse Norris, immaginavo che Bottas si facesse da parte, ma che riuscisse a superare Leclerc a tre giri dalla fine e vincere questo proprio no.

1° Hamilton, credevo avesse la convergenza compromessa o il volante storto invece la tirava lunga con le gomme medie e con le dure era proprio velocissimo ma l’ha sudata questa vittoria; 2° Leclerc, certo che quando si sta davanti si guida meglio, capita a tutti, ciò non toglie che è stato fortissimo e in grado di vincere sorprendentemente anche se ieri era comunque competitivo; 3° Bottas, ha perso smalto, timbra il cartellino, incassa l’assegno, niente di più; 4° Norris, l’avevo pronosticato vincente ma davanti non hanno fatto l’ammucchiata e comunque lottava con Bottas; 5° Ricciardo, si sta riprendendo piano piano ed ora è vicino a Norris ma dietro; 6° Sainz, ha fatto il suo dovere, poteva arrivare 5°?, forse non ne aveva più; 7° Alonso, tre partenze in fotocopia, due azzeccate su tre è una buona media, quello che gli permette la macchina fa; 8° Stroll bella gara in scia di Alonso; 9° Ocon, vicinissimo a Stroll e Alonso ma dietro; 10° Tsunoda, va a punti davanti al compagno che ha avuto un problema;

11° Gasly, sfortunato ma in calo di competitività; 12° Russell, è il primo dei doppiati all’ultimo giro e neanche un punto nemmeno stavolta a casa sua; 13° Giovinazzi, boh non saprei cosa dire; 14° Latifi che gioisce di problemi altrui; 15° Raikkonen che litiga un paio di volte con Perez e riesce ad avere la peggio; 16° Perez, uno schiavo alla Red Bull, 17° Mazepin, stappa lo champagne perché si mette dietro il compagno di squadra per la prima volta ma ieri si era girato proprio toccando MSC, 18° Schumacher junior, mai inquadrato e nascosto anche nel paddock; Vettel ritirato ma aveva fatto un testa coda un po’ da pirla al primo giro; Verstappen ritirato.

Le dichiarazioni di Verstappen e Christian Horner nel dopo gara sono quelle di chi non sa perdere e di chi non vuole vedere le immagini in tv che dimostrano quanti piloti riescono a fare la curva Copse da centro curva verso l’esterno senza il minimo problema e senza chiudere chi hanno all’interno. In Ungheria vincerà ancora l’olandese e non si parlerà più di Sliverstone.

Heribert Stohr

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