Contromano. Il segreto Red Bull si chiama Verstappen

RODOLFO INTELISANO

 

Red Bull RB 19 macchina non imbattibile: è Verstappen a fare la differenza
Non ho mai nutrito una particolare simpatia per Verstappen (“chi mi conosce lo sa”, diceva un noto sportivo oramai tanti anni fa), mi ha sempre dato fastidio il suo modo di correre spesso scorretto nei duelli diretti, la sua arroganza, ma soprattutto il fatto che i commissari a lui abbiano sempre permesso ogni cosa, quasi che fosse arrivato in Formula Uno con una patente certificata di impunità.

Ma al di là di questa realtà inconfutabile (gli esempi potrebbero essere molteplici ma non starò a fare un elenco) resta anche inconfutabile il grande talento di questo pilota. E allora mi sono fatto una domanda: si parla sempre di una Red Bull imbattibile, una vettura, la RB19, capace di stracciare tutti i record, inclusi quelli della mitica McLaren–Honda MP4/4, capace di vincere 15 Gran Premi su sedici.

E però sì, 15 su 16, ma 8 vittorie Senna, 7 vittorie Prost, oggi invece, dopo 14 GP 12 vittorie 12 Verstappen due sole vittorie Perez. E allora la domanda è: è davvero così superiore questa Red Bull o una supremazia così marcata è dovuta unicamente al talento straordinario del suo pilota? Ho provato allora a rivedere le classifiche di ogni gara facendo finta che Verstappen non ci fosse ed è uscito questo: su 14 gare disputate Perez e conseguentemente la Red Bull, avrebbero ottenuto unicamente sei vittorie (4 nei primi cinque Gran Premi Bahrain, Arabia Saudita, Azerbaijan, Miami, (si era partito alla grande, ma poi vittorie solo in Belgio e in Italia), Alonso avrebbe vinto già tre Gran Premi (Monaco, Canada e Olanda), due Gran Premi sarebbero stati vinti da Hamilton (Australia e Spagna), due da Norris (Gran Bretagna e Ungheria) e uno da Leclerc (Austria).

Almeno la Ferrari avrebbe una vittoria! E l’attuale classifica sarebbe questa: (S.E.&O): Perez p.264; Alonso p. 217; Hamilton p.208; Sainz p.145; Leclerc p.141. In conclusione, Perez sarebbe nettamente favorito nella corsa al titolo, perché comunque un buon pilota con la macchina migliore ma il campionato sarebbe ancora combattuto e nessuno parlerebbe di una Red Bull imbattibile capace di battere tutti i record. Per quelli ci vogliono i fuoriclasse come erano Senna e Prost nel 1988 con la McLaren MP4/4. Eh si, ogni tanto sulle piste calano degli extraterrestri e cambiano tutto…

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