LE MOTO E MISANO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

C’è un connubio irresistibile ed ormai tradizionalmente consolidato, ed è quello tra il circuito “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico ed il motociclismo; il tracciato romagnolo, sia nella sua versione “originaria” (si girava in senso inverso rispetto all’attuale), sia in quella attuale, dopo il cambio di direzione e le consistenti modifiche che lo hanno interessato, che pur nulla hanno tolto al fascino delle gare che vi si svolgono, ha sempre ospitato (e continua a farlo) tutti i più importanti eventi di motociclismo.

In questo weekend sta toccando al World SBK Championship, il campionato del mondo della Superbike, quello che in passato, ed anche ora, idealizzava ai massimi livelli le competizioni delle due ruote derivate dalla produzione di serie, e che ha visto dal 1988, anno della sua prima edizione, affermarsi campioni quali, solo per citare quelli forse più conosciuti, Fred Merkel, Doug Polen, Raymond Roche, Carl Fogarty, Troy Corser, Colin Edwards, Troy Bayliss, Carlos Checa, Max Biaggi, sino all’inarrivabile Jonathan Rea, re della categoria con i suoi sei titoli consecutivi (e si scusi se si è tralasciato qualche nome celebre).

A Misano in gara non vi sono solo le massime derivate dalla serie, ma anche le due ruote del Campionato Mondiale Supersport (SSP), del Campionato Mondiale Supersport 300 (SSP300), della Yamaha R7 Cup e della Yamaha R3 Cup, il tutto per un lungo ed appassionante weekend di motociclismo; tre giorni nei quali il rombo dei motori delle due ruote torna a calcare il circuito romagnolo prima della tappa della altrettanto tradizionale MotoGP che avrà luogo nel weekend del 4 settembre.

Se la tappa italiana (l’unica del calendario 2022 della serie) del World SBK Championship regalerà tre gare appassionanti, con i tre piloti in testa alla classifica in lotta per la corona iridata che di certo lotteranno per i pesantissimi punti utili per la classifica del campionato, non meno avvincenti saranno stati gli eventi “di contorno”, da sempre fucina di quei talenti che, in capo a qualche anno, sapranno far parlare di se nel “main event”.

Indimenticato ed ammiratissimo, come sempre accadeva quando correva, l’australiano Troy Bayliss, grande campione della categoria, si aggirava con la discrezione che lo ha caratterizzato nel box del giovanissimo figlio Oliver (classe 2003) che ciò sta attestando come le leggi della genetica non siano solo un’opinione.

Un weekend di questo prestigio non poteva passare inosservato, e meritava, cronaca sportiva e risultati a parte, un’adeguata vetrina; l’obbiettivo, giornalisticamente parlando, quello di fare un flashback di uno degli eventi motoristici a due ruote più appassionanti e regalare a chi non ha potuto esserci qualche istantanea, l’idea, sempre quanto mai ambiziosa, di rendere merito a questo connubio indissolubile ed ad una terra da sempre appassionata alle due ruote e che ha regalato grandi al motociclismo sportivo.

Il tutto con una certezza: che gli appassionati sapranno, nelle immagini allegate, cercare ed apprezzare qualche dettaglio di questo weekend di Misano, in attesa del successivo, per il quale non c’è neppure bisogno di un appuntamento, sarà la passione a far sì che il momento di ritrovarsi sia un fatto automatico.

Condividi su: