IL PRIMO ANNO DEL GT WORLD CHALLENGE EUROPE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Con la disputa dell’ultima tappa della serie sul Circuito Paul Ricard di Le Castellet in Francia si è chiusa la prima stagione del GT World Challenge Europe, la serie che ha preso il posto di quella chiamata Blancpain GT Series, una “ridenominazione” causata dal termine, dopo nove anni, della collaborazione con il famoso marchio di orologi di alta gamma.

Una serie da sempre oggettivamente piacevole, che ha sempre visto la bellezza di una dozzina di case automobilistiche presenti ed un numero di vetture sempre sull’ordine della cinquantina, con gare appassionanti ed equilibrate, ed un lotto di piloti “importante”, spesso corollato anche da qualche grande nome.

Questa stagione, iniziata come tutte le altre con le problematiche legate alla pandemia del COVID-19, si è poi svolta con il suo format ormai collaudato, portandosi dietro, come evento collaterale, il Trofeo Lamborghini, e si scusi se è poco, tuttavia passando quasi inosservata; il motivo? La scelta di SRO, la società organizzatrice della serie, di non ammettere i media ai propri eventi, non concedendo loro gli accrediti o, come occorso a SPA Francorchamps, procedendo “per inviti” (come dichiarato sul sito).

Una posizione, se si considera come gli altri eventi avvenuti in concomitanza abbiano, pur con le cautele e le regole del caso, operato, accogliendo i media, poco comprensibile e certamente criticabile, e che ci si augura sia unicamente dovuta all’incapacità di definire protocolli adeguati per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e di stanziamento sociale vigenti nelle varie nazioni.

Per dovere di cronaca, da citare i risultati finali della serie, laddove la classifica generale vede trionfare il Belgian Audi Club Team WRT e Timur Boguslavskiy tra i piloti, nella GT World Challenge Europe Endurance Cup sono il la Ferrari del SMP Racing ed Alessandro Pier Guidi ad ottenere la vittoria, mentre la GT World Challenge Europe Sprint Cup vede il successo del Belgian Audi Club Team WRT tra le squadre e di Dries Vanthoor e Charles Weerts tra i drivers.

Per quanto riguarda la prossima stagione, nella quale, si spera, l’atteggiamento torni ad essere di maggiore apertura e disponibilità verso chi opera nel campo dell’informazione, i vertici della Stephane Ratel Organisation hanno già definito e pubblicato il calendario che, mantenendo inalterato il suo format collaudato di 5 gare “Endurance” e 5 gare “Sprint”, si svolgerà sulle seguenti prove:

11-12 marzo – Test al Paul Ricard

16-18 aprile – Monza (Endurance)

1-2 maggio – Brands Hatch (Sprint)

7-9 maggio – Magny Cours (Sprint)

28-30 maggio – Paul Ricard (Endurance)

21-25 giugno (TBC) – Test a Spa-Francorchamps

18-20 giugno – Zandvoort (Sprint)

2-4 luglio – Misano (Sprint)

29 luglio – 1 agosto – 24h di Spa (Endurance)

4-5 settembre – Nürburgring (Endurance)

18-19 o 24-26 settembre – TBA (Sprint)

8-10 ottobre – Barcellona (Endurance)

L’appuntamento è per metà marzo al Paul Ricard, ormai un “classico” per questa serie, nel quale vedremo gli esiti del lavoro eseguito dai team nei quattro mesi invernali.

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