GENTLEMEN, START YOUR ENGINES

 

Nelle più importanti gare automobilistiche d’oltre oceano, è rituale, dopo l’altrettanto immancabile inno nazionale americano, che il via alle ostilità, sportive sia beninteso, venga dato da un personaggio famoso, sportivo piuttosto che politico o di costume, lanciando attraverso il microfono dello speaker il comando “gentlemen, start your engines” – “signori, accendete i motori”. 

Una frase la cui origine viene fatta ufficialmente risalire all’edizione della gara Indy del 1950 di Indianapolis, ma che pare sia stata usata sin dal 1946; stante la presenza di rappresentanti del gentil sesso alle gare l’invito è prima stato modificato, nel caso, in “ladies and gentlemen…”, e dal 2017 recita ora un meno romantico e solenne “drivers, start your engines”. 

A Franciacorta, lo scorso fine settimana, sede delle prove italiane della Whelen Nascar Euroseries 2019, l’invito è stato parimenti ribadito, dando il via non solo alla gara ma anche alla terza ed alla quarta prova di un campionato che sempre di più sta riscuotendo successo, sia in termini di partecipazione da parte dei team e dei piloti, sempre più numerosi e qualificati, sia da parte di un pubblico sempre più entusiasta e interessato, anche attratto dal format tipico “a stelle e strisce” che caratterizza gli eventi U.S.A.. 

 

 
Un evento che, come nella miglior tradizione americana, anche nella serie europea prevede attrattive di contorno con contenuti di spettacolarità, la possibilità per il pubblico di accedere ai paddock ed alla linea di partenza, parate di auto vintage e, almeno qui la tradizione rimane rispettata, la presenza di belle ragazze sia in pista che nel comprensorio dell’evento. 

Vale assolutamente la pena menzionare che quest’anno il campionato vede la partecipazione di trenta teams, per un totale di 57 piloti, un numero che già di per sé rende l’idea della popolarità che la serie sta raggiungendo e dell’interesse che si stia generando, alimentato dallo spettacolo che questi bolidi sanno regalare. 

Un doppio appuntamento che ha visto gare equilibrate ed entusiasmanti ricche di colpi di scena, nei quali non sono mancati, come d’abitudine, contatti anche consistenti tra le vetture, cosa facilitata dal layout del tracciato bresciano, stretto e certamente poco congeniale a macchine dotate di dimensioni “generosa”, e poco dotato di “allunghi” utili a favorire le scie ed i sorpassi, lasciando al “pelo” dei piloti l’onere di tentare manovre non certamente agevoli. 

Gare suddivise nelle categorie “Elite 1”, Elite 2” e “Elite Club”; in Elite 1 l’israeliano Alon Day, il campione in carica, ha realizzato una doppietta, allungando in classifica generale e ricandidandosi a pieno titolo e diritto come favorito per confermare il titolo, in Elite 2 le due gare hanno visto vincitori Lasse Sorensen e Florian Venturi, con il nostro portacolori Giorgio Maggi che, con un terzo ed un quarto posto, si è insediato in testa alla classifica generale. In Elite Club Giovanni Trione ha ottenuto un primo ed un secondo posto, risultati che gli hanno permesso di prendere la testa della classifica assoluta. 

 

 
Il weekend di Franciacorta ha visto altresì in gara la presenza prestigiosa, oltre a quelle ormai consolidate di Alex Caffi e Loris Hezemans, solo per citare un paio di nomi “celebri”, di Jacques Villeneuve; punto di merito di questo campionato, giusto ribadirlo, la capacità di saper sempre presentare elementi di attrattiva, protagonisti in pista od ospiti, non indifferente, elementi che non possono che catalizzare l’interesse e la partecipazione del pubblico. 

Non si può che fare i complimenti all’organizzazione del campionato per questa ed altre sagge operazioni di marketing, gestite con oculatezza e coerentemente ed in allineamento con la serie madre d’oltre oceano, una strategia che sta dando i suoi frutti e che è stata ben recepita dal pubblico di tutta Europa. 

Prossima gara prevista su un altro tracciato prestigioso, quello inglese di Brands Hatch, un “classico” che non mancherà di regalare emozioni e gare avvincenti. 

Foto archivio edizione 2018

 

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