Pelo e Contropelo: GP del Lutto

HERIBERT STOHR

 

Durante le prove ufficiali del GP di Austin in USA è venuto a mancare il fondatore della Red Bull Dieter Mateschitz. Il 78 enne austriaco era malato da tempo ed era stato un pioniere nel suo campo con la grande intuizione, quando vide una strana bibita in Thailandia, la Krating Daeng, una energy drink con una formula originale, ebbe l’idea geniale di entrare in società con il titolare Chaleo Yoovidhya ed esportarla in tutto il mondo col nome di Red Bull facendo poi una pubblicità a tappeto in moltissimi sport, anche minori, legando il suo marchio a tanti atleti. Il resto è storia. Condoglianze sentite.

C’è una cosa che non riesco a mandar giù della F1. Che la linea del traguardo è molto anticipata rispetto alla linea di partenza. È una scelta che non ho mai digerito anche perché rischia di toglierci il brivido di arrivi in volata che potrebbero cambiare la classifica.

C’è anche un’altra cosa che è davvero strana; la pole deve partire sempre dalla parte della pista “pulita” “gommata” anche se è dalla parte sbagliata per difendersi da un attacco in curva uno, a seconda del tracciato. Ad Austin è meglio non fare la pole.

Vorrei anche una mescola unica per le prove ufficiali (la più morbida) e una mescola unica per la gara (media o dura). La mescola non deve influenzare una vittoria, deve vincere la macchina migliore col pilota migliore di quella domenica.

Track limit. O i sensori vengono messi in tutte le curve oppure diventa un pastrocchio. Penalità. Quella che non hanno dato a Perez a Singapore l’hanno data a Gasly ieri. I 5 secondi di penalità comminati a Russell mi sembravano pochini ma poi rivedendo meglio l’azione di tutti alla prima curva mi sono sembrati giusti tanto che non avrei neanche chiesto scusa a Sainz dopo la gara. Spiegherò poi. I 5 secondi comminati a Latifi mi sembrano un grosso errore. Il canadese era in lotta con Mick che voleva superare all’esterno di curva 12, sono arrivati lunghi entrambi ed è da considerarsi un contatto di gara normale anche perché Schumacher dove pretendeva di andare? I 30 secondi di penalità inflitti (dopo 5 ore) a fine gara ad Alonso per aver perso lo specchietto mi sembrano assurdi e inconcepibili. O lo fermi subito quando ciondola o gli dai 10 secondi. Perez ha fatto tutta la gara con l’ala danneggiata e non l’hanno costretto ai box per cambiare musetto. Per lo stesso problema Magnussen a Singapore fu obbligato a rientrare in pit. Figli e figliastri? A Lance Stroll per l’incidente (rischiosissimo) che ha creato con Alonso facendo una manovra da criminale, è stato sanzionato con 3 posizioni in meno nella griglia del prossimo GP del Messico. Insomma un buffetto sulla guancia. Giudici imparziali? Enrique Bernoldi pilota scarso idem come giudice, Garry Connely stessa pasta. Giudici da licenziare immediatamente. Pirelli C2 C3 C4. Penalità, Perez, Zhou e Tsunoda -5 posizioni in griglia, Leclerc -10 posti. Partono con gomme hard Alonso, Ocon, Schumacher e Magnussen, tutti gli altri montano le medium. Ocon decide di partire dalla pit lane.

Pronti via e la fila di sinistra parte meglio di quella di destra. Sainz in pole viene affiancato da Verstappen, lo spagnolo stringe Max che è costretto alla traiettoria molto interna mentre Carlos riallarga e infila la traiettoria perfetta. Hamilton ha notato che Russell è all‘interno curva ed è pronto a girare largo pensando già che sarà favorito per la seconda curva. George blocca le gomme in frenata ed è un filo lungo ma guardiamo Sainz, va sul gas e per un pelo non tampona Max, quindi toglie gas e volta di più a sx ma Russell lo centra, Lewis (lo tocca?) si ritrova 2°. Carlos k.o ma ha il suo concorso di colpa. Per tutto il primo giro sembra di assistere ad una gara di F3 con sorpassi, affiancamenti, urti, (Perez sposta Bottas con cattiveria gentile) “Röyhkeä ja omahyväinen meksikolainen!” (messicano insolente e presuntuoso!), ruotate, lunghi in frenata. Guida Verstappen poi Hamilton, Stroll, Russell, Vettel, Perez. Russell passa Stroll, Perez passa Vettel, Norris e Gasly si sorpassano a vicenda. Leclerc rimonta con fatica. 7° giro testacoda di Latifi che monta un treno nuovo di medie, quelle che aveva vibravano come un trapano a percussione. Aprono le danze dei cambi gomme Albon (medie) Zhou (dure) al 10° giro.

Bottas (dure) Tsunoda (medie) Ricciardo (dure) il giro dopo. 12° giro finalmente Leclerc passa Vettel mentre Gasly va al pit (dure). Lewis è stato molti giri intorno ai 2 secondi vicino a Max ma poi si decide per un undercut e monta le dure. Verstappen si copre e al giro dopo monta la stessa mescola dell’inglese. Russell fa uguale ma deve scontare i 5 secondi di penalità per il contatto al 1° giro. Charles passa Stroll e Perez va al pit per gomme dure. Idem Norris. Stroll invece monta le medie. Hamilton passa Vettel, Russell Alonso, Gasly Magnussen. E la Safety Car? La vogliamo lasciare ai box? No. Ci pensa Bottas al 18° giro, stava andando forte, fa un erroraccio in curva 19 “Olin liian hirtetty!” (ero troppo impiccato!). Gode Leclerc che può fare il primo cambio gomme (dure) perdendo una sola posizione (4°), ne approfittano altri come Alonso (medie), Ocon (dure) Mick (medie) Vettel (medie) Latifi (dure) Albon (dure) Magnussen (medie) Ricciardo (dure) nonostante il 56° giro sia molto lontano. Ripartenza al 23° giro e sul lungo rettilineo Alonso succhia bene la scia di Stroll ma mentre lo supera il canadese si sposta a sx in modo secco (dirà in conferenza stampa “Ho lasciato abbastanza spazio ad Alonso”).

Io invece credo che ci sia poco spazio nel cervello di Stroll. La manovra è da ritiro di licenza perché lo spagnolo decolla sopra all’Aston Martin “¡Asesino jóven!” (giovane assassino!) riuscendo ad atterrare presto senza prendere la cuspide del guard rail, rompe il musetto, svernicia i due cerchi di sinistra e torna ai box come un normale cambio gomme (dure), Nel frattempo Lance sbatte di qua e fa la trottola in pista senza venire colpito da nessuno : un mezzo miracolo.

Safety Car. Due gru in pista senza alcuna protezione ottica e materiale. Ci risiamo per la terza volta! Penalità a Gasly di 5 secondi per aver lasciato distanza di 20 auto davanti a sé. 26° giro riparte la gara. Al 30° giro Leclerc passa Perez in modo deciso e spavaldo, non ci sono track limit in curva 12. 33° giro iniziano le seconde soste, Gasly (dure) Zhou (dure) idem Tsunoda, Mick, Norris, e Hamilton (non era meglio le medie?). Il giro dopo (36°) Verstappen si copre ma strabuzziamo tutti gli occhi nel vedere che un pit di Max duri oltre 11 secondi !!!! ‘Maar hoe? We zijn in Texas en jij kunt niet met wapens omgaan?’ (ma come? Siamo in Texas e non sapete gestire le pistole?) Persino Leclerc gli passa davanti anche lui con gomme medie. Dopo i cambi gomme di Russell (dure) e Perez (medie) Hamilton si ritrova in testa alla gara. Si ricorderà come si fa? Sembra proprio di sì nonostante il doblò Mercedes. Verstappen passa Leclerc che lo risorpassa ma poi , in fondo al lungo dritto, l’olandese in DRS spalancato passa Charles e rientra verso destra in modo maleducato e spregiudicato. Un’ammenda gliela darei.

Un eroico e competitivo Vettel va al cambio gomme mentre è 2° ma esce 13°. Cosa è successo? Un pit stop di 16,8 secondi per mancanza di sincro e pastrocchi fra i meccanici. C’è l’episodio dei 5 secondi dati a Latifi senza colpa. Ci tiene attenti Alonso in rimonta coi sorpassi ma specialmente veniamo deliziati da Norris che sorpassa ad ogni giro infilando Tsunoda, Albon, Zhou, Ocon e infine Alonso. Ocon è l’ultimo al pit per gomme medie. Dopo 11 giri di caccia inesorabile, il sogno di Lewis di far vincere il suo doblò svanisce perché Verstappen lo supera al 50° giro. L’inglese non sembra darsi pace e rimane in scia per qualche giro poi si arrende. 1° Verstappen, neanche una pistola inceppata gli impedisce di vincere. 2° Hamilton, ci credeva, ci credevo fin dal primo giro, invece gli rimane una grandissima prestazione che a lui e al team non basta. 3° Leclerc, perde molto all’inizio ma poi la SC lo fa rientrare in gioco; illude per un po’, batte Perez, si lamenta del degrado gomme ma i tempi che fa lo smentiscono. 4° Perez, in gare normali il podio se lo scorda, qualche sprazzo ce l’ha ma come piede è il sesto della fila. 5° Russell, parte bene ma incoccia in una Ferrari enorme, guida sempre efficacemente e fa un pit in più con gomme morbide per ottenere il giro più veloce. 6° Norris, grande, grandissimo, con meno benzina la McLaren va a scheggia e lui è da applausi scroscianti. 7° Vettel, al pari di Lando come super prestazione, finalmente all’altezza del suo blasone. 8° Magnussen, riesce a gestire le medie per 38 giri ed è un merito, per giunta finisce a punti per cui molto bravo. 9° Tsunoda, buona gara, buona strategia due punti sono i suoi. 10° Ocon, dure, dure, medie, forse era meglio dure, medie, dure come il suo compagno. 11° Albon, era a punti per un po’ di gara ma il lungo stint finale non ha pagato, peccato. 12° Zhou, buona gara ma strategia da rivedere. 13° Gasly, bersagliato dai giudici , ormai è nell’occhio del ciclone e appena sgarra lo puniscono pesantemente. 14° Schumacher, è veloce ma non è esente da errori e mi sa che perde il posto in squadra. 15° Alonso, al traguardo è passato 7° con una macchina che è un caterpillar se ha perso solo uno specchietto dopo il volo e il planaggio a guard rail. Aspettiamo il ricorso Alpine se gli ridaranno la posizione. 16° Ricciardo, sembra uno che pensa già alla doccia prima di terminare la gara. Ingiudicabile. 17° e ultimo Latifi, ancora tre gare di supplizio, mi dispiace per lui ma non ci mancherà, vero Lewis?

Una parolina sul budget cap. Non è che la malattia terminale del patron ha rimandato ogni decisione? Non è che la morte di Dieter Mateschitz farà ammorbidire a tal punto la FIA che in suo ricordo non punirà pesantemente il team austro-inglese?

Finirà a crauti, wurstel e birra.

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