F.1 GP ITALIA Verstappen Hamilton, cronaca di un crash annunciato. Il video del volo pauroso

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

MONZA – Dire che è andata bene è forse riduttivo, ma che fra Verstappen ed Hamilton potesse finire male era da mettere in preventivo. Troppi contatti ravvicinati, cominciati in Bahrain con una infilata da paura di Max a Lewis e poi Imola, col bis fino ad arrivare a Silverstone con l’olandese contro le barriere e relative polemiche. A Monza i due si sono trovati a tiro di gomma fin dopo il primo pit stop. Al 24.giro l’olandese entra ai box un giro dopo Ricciardo, ma i meccanici sbagliano il pit stop e spediscono Max in nona posizione da secondo che era. Il nervosismo si sente via radio fino a quando, al giro successivo, tocca ad Hamilton fare il pit.

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I due si ritrovano affiancati in pieno rettilineo e qui Max tenta il colpaccio. E’ più veloce della Mercedes, che ha le gomme fredde e tenta di passare all’esterno Hamilton. Lewis, che non è di primo pelo, lascia il minimo spazio sindacale alla Red Bull e Verstappen capisce che se vuole stare dentro deve salire sul cordolo con le gomme esterne. Manovra stupenda. Se fosse riuscita. Intatti la gomma posteriore rimbalza sul cordolo e la Red Bull si aggancia alla Mercedes, decollando e atterrando sopra Hamilton. Grazie ad halo, il sistema di protezione della testa, se oggi Lewis può raccontarla è perché la gomma, come mostrano le immagini, ha colpito il casco ma il resto della vettura sopra è stata “salvata” proprio dall’anello di protezione che l’anno scorso aveva già salvato Grosjean in Bahrain.

VERSTAPPEN AGGRESSIVO, MA NON AVEVA UNA SECONDA POSSIBILITA’

Di chi è la colpa? In questi casi si può dire che il pilota che attacca deve fare la manovra senza creare problemi al rivale. E purtroppo Verstappen il problema lo ha creato. Hamilton si è difeso chiudendo al massimo, ma non ha spinto fuori Max, lo ha messo in condizioni di trovarsi in quel punto. Giochini che piloti professionisti conoscono bene e di cui fanno uso molto spesso. Chiaramente non c’era nessuna intenzione di Verstappen di buttare fuori Hamilton, ma alla fine il risultato finale è stato questo. Il nervosismo per una partenza sbagliata dietro a Ricciardo, le gomme usurate prima del dovuto, un pit stop lento e Hamilton che da rivale alle spalle è addirittura davanti.

O ci provava subito al primo colpo a superare Hamilton o una seconda occasione difficilmente l’avrebbe avuta. E questo spiega perché Verstappen ci ha provato in quella curva e in quel modo. Non aveva scelta. E’ andata male a entrambi, in classifica generale non cambia niente e sarà interessante vedere come evolverà la situazione fra i due, anche perché a questo punto serve una calmata generale. Lo ha fatto Toto Wolff senza aumentare i toni e in qualche modo anche Chris Horner con un laconico “Shit happens” ovvero gli errori capitano, sembrano aver capito che prima o poi doveva succedere e da adesso in poi si spera non accada più. Anche se siamo dubbiosi in merito…Intanto in Russia Verstappen sarà penalizzato di tre posizioni al via, perché ha causato l’incidente. E con questo è chiusa la vicenda.

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