F.1 GP ITALIA A Ricciardo e Norris una doppietta storica McLaren, Verstappen ed Hamilton KO fra polemiche

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

MONZA – Una gara da raccontare, da commentare e ricordare, perché il GP d’Italia edizione 2021 è stata una di quelle gare che resteranno negli annali. Per la clamorosa doppietta della McLaren, con Daniel Ricciardo vincitore davanti a Lando Norris, e non succedeva dal Brasile 2012 di vedere una McLaren vincere una gara. Per l’incidente che ha coinvolto Verstappen ed Hamilton che ha messo fuori gara entrambi i piloti in lotta per il mondiale, per l’ennesima occasione persa della Ferrari che dopo la safety car, non è riuscita a recuperare posizioni, anzi le ha pure perse.

BOTTAS DA ULTIMO AL PODIO

E per l’impresa di Valtteri Bottas, partito ultimo e salito sul podio al terzo posto e senza l’ostruzionismo di Perez con la Red Bull, penalizzato di 5 secondi e retrocesso in quinta posizione, il finlandese avrebbe potuto fare il colpo grosso della vita perché il passo gara delle due McLaren non era al livello della Mercedes. E occasione persa anche per Antonio Giovinazzi, con una Alfa Romeo velocissima, con passo gara da primato, che alla Roggia si è toccato con Sainz dopo essere arrivato lungo.

GIOVINAZZI, UNA GARA BUTTATA

Dopo il danno al musetto e sosta ai box, la beffa di 5 secondi di penalizzazione e il 13 posto finale, in una situazione delicata per il pilota italiano, rappresenta un punto a sfavore nella sua permanenza nel team. Tornando alla gara, invece, grazie al mini GP del sabato Ricciardo si è trovato al comando alla prima curva, riuscendo a superare subito Verstappen che da quel momento si è innervosito. Peggio ancora per Hamilton, bloccato da Norris e in quarta posizione. Fino al 23 giro è stata la solita gara monzese, trenino, attesa dei pit stop che puntualmente hanno determinato la classifica.

VERSTAPPEN, IL PASTICCIO AL PIT STOP

Verstappen rientra ai box un giro dopo Ricciardo, ma non si fissa una gomma e perde tempo, finisce in 9 posizione. Giro seguente, tocca ad Hamilton che entra in pista proprio con Verstappen in scia. L’olandese tenta subito l’attacco alla prima chicane, entra esterno, finisce sul cordolo della piega a sinistra, rimbalza contro la Mercedes e sale sopra la macchina di Hamilton. Per fortuna l’halo ha evitato danni maggiori ma per entrambi è il ritiro. A quel punto le due McLaren dovevano difendersi dalla Red Bull di Perez e da Bottas. Le due Ferrari invece che attaccare per le prime posizioni, sembravano quasi frenate in rettilineo, infatti entrambi i piloti sono finiti lontani dal podio: Leclerc 4 e Sainz 6. Ma per le McLaren a quel punto si è trattato solo di controllare la gara e vincere con una doppietta clamorosa.

McLAREN IL SEGRETO NEL LAVORO DI GRUPPO

In questa stagione dopo Mercedes e Red Bull, con entrambi i piloti, la Alpine, ora pure la McLaren ha vinto una gara. Chi non riesce proprio a venirne fuori è la Ferrari e la situazione è davvero difficile da capire. Il processo di crescita della McLaren è cominciato nel 2019, con l’arrivo di Seidl, ex Porsche, che ha messo mano alla struttura, spostando e inserendo gente nuova in posti nuovi. E Andrea Stella, coordinatore dei tecnici in pista, ha dato quel processo di completamento delle basi per il successo. Due piloti veloci, un motore conosciuto, tanto pragmatismo e poca politica. Ecco il risultato finale: tornare a vincere dopo 9 anni con un team stabile, idee chiare e piloti validi. Il resto sono chiacchiere da bar.

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