F.1 GP FRANCIA Caro Leclerc non prenderti tutte le colpe

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Il fuoriclasse olandese Max Verstappen ha vinto meritatamente il Gran Premio di Francia di Formula 1, appena conclusosi qui sul Circuito Paul Ricard di Le Castellet. Il braccio di ferro, innescato fin dall’inizio con la Ferrari F1-75 di Charles Leclerc si è consumato al diciottesimo giro della gara, quando il campione monegasco è uscito di pista a Le Beausset, un curvone difficilissimo, soprattutto quando ti trovi ad avere a che fare con una esaurita efficacia delle coperture, che già da non pochi giri presentavano una sinistra riga nera sull’interno della anteriore destra della monoposto di Maranello.

La candida ammissione di colpevolezza del pilota della Ferrari è, secondo me, da respingere. Non vorrei vestire i panni dell’ingegnere del lunedì, anche perché siamo ancora a domenica pomeriggio, ma costringere il proprio pilota a proseguire la gara con le gomme in quelle condizioni, dopo che l’avversario si era fermato due giri prima e si rischiava l’undercut da parte dello stesso Max Verstappen, è da considerarsi una non buona valutazione della squadra.

Che, per altro, ha dato l’impressione di poca lucidità in almeno un altro paio di occasioni, ossia al pit stop di Carlos Sainz, dove si sono meritati una penalizzazione di 5 secondi per unsafe relaease sulla sopraggiungente Williams di Alexander Albon e anche in occasione del richiamo al box dello stesso Sainz, quando era in pieno lotta per la posizione con Sergio Perez.

La Ferrari è ancora in fase di apprendimento, lo ha detto e ribadito più volte Mattia Binotto, ma non possiamo fare a meno di sottolineare che gli errori si stanno ripetendo con una certa frequenza, mentre sarebbe auspicabile, almeno intravedere, un trend di miglioramento con l’andare delle gare di questa, comunque positiva, stagione.

Adesso che la Scuderia di Maranello non avrà più l’assillo del mondiale piloti, saldamente nelle mani di Max Verstappen, è sperabile una maggiore tranquillità nella conduzione delle prossime competizioni, in modo da consolidare e concretizzare maggiormente una esperienza che permetta una gestione più fredda ed efficace delle vicende di gara.

Quest’ oggi questo tanto vituperato circuito ha proposto ai piloti ed alle squadre una sfida tutt’altro che semplice, con questi curvoni lunghissimi, accompagnati da accelerazioni violente in altri punti, aggravate da condizioni di caldo torrido più che estivo. Non a caso, sul podio, oltre al già citato Max Verstappen, sono saliti il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, insuperabile nel gestire gli pneumatici nelle condizioni più estreme, e George Russell, che ha approfittato di una svista madornale di Sergio Perez nella ripartenza dopo la virtual safety car seguita alla fermata all’esterno di Sainte Baume della Alfa Romeo di Zhou.

Credo che, alla fine, il pubblico francese, accorso numerosissimo sugli spalti, possa tornarsene a casa soddisfatto: duelli in pista se ne sono visti tanti, anche cruenti, con due perle di Carlos Sainz ed Esteban Ocon all’esterno di Signes.

E Charles Leclerc? Come trascorrerà la serata e i prossimi giorni? Ripeto, non si faccia troppo una colpa della uscita di pista. Cerchi invece di capire come intervenire maggiormente in prima persona sulle scelte della squadra: alla fine, chi ha veramente il polso della situazione in un dato momento della gara è proprio il pilota. Pur essendo già fortissimo, forse, ha bisogno di ancora un po’ di esperienza in questo senso. Ha tutto il tempo, ha una buonissima monoposto e innumerevoli tifosi che lo sosterranno sempre, ancora di più oggi che ha mostrato una onestà ed un cuore da vero, aspirante condottiero.

E così ci allontaniamo da Le Castellet. Chissà se mai più ci torneremo. Io spero di sì! Alla prossima.

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