F.1 GP FRANCIA Verstappen sigla il settimo sigillo Hamilton e Russell sul podio

DI PAOLO CICCARONE FOTO GIUSEPPE MAGNI

Il momento dell’uscita di pista di Leclerc che ha lasciato il comando a Verstappen

LE CASTELLET – Max Verstappen coglie il settimo sigillo della stagione con una vittoria netta in Francia anche se per 16 giri ha dovuto sottostare alla legge di Leclerc. Poi l’imprevisto: l’olandese della Red Bull al box a cambiare le gomme e la Ferrari in pista a cercare di mantenere quel minimo di vantaggio che aveva su Verstappen. Poi il fattaccio, Leclerc che si gira e tocca le protezioni alla doppia curva di Le Beausset, le urla via radio, l’impossibilità di inserire la retro e tornare in gara ed è il ritiro.

Questo l’episodio che ha segnato la gara con una vittoria indisturbata di Verstappen che porta a 63 i punti di vantaggio su un deluso Leclerc che si accolla tutta la colpa di quanto accaduto: “Se a fine anno mancheranno 32 punti so che la colpa sarà solo mia, a Imola e qui buttati via con errori che non dovrei più fare. E’ la mia miglior stagione in cui sono veloce ma continuo a sbagliare e non devo farlo. Mi spiace sia rimasta accesa la radio e che si sia sentito l’urlo, non deve capitare. Volevo mettere la retro ma non riuscivo a farlo, ma questo non deve distogliere l’attenzione dall’errore che ho commesso”.

Sainz ha pagato una penalità per il motore e in gara per un pit stop

Un Leclerc che fa l’uomo squadra e si accolla la responsabilità di tutto mentre con Sainz, quinto al traguardo, la Ferrari ha mostrato una certa confusione. Partito dal fondo con le gomme dure, lo spagnolo è tornato al box quando la safety car ha permesso di rimuovere la rossa di Leclerc. Montando le medie con 53 giri di gara in totale, era evidente che non sarebbero durate fino in fondo e che avrebbe dovuto fare due soste. Cosa puntualmente avvenuta.

Hamilton secondo è al suo 187 podio su 300 GP con uno score del 62 per cento

Poi, non contenti, al pit stop lo hanno fatto uscire in anticipo dopo una sosta un po’ lenta e per un soffio si è evitato l’incidente con Albon che ha dovuto frenare. Qui sono scattati 5 secondi di penalità e la comunicazione via radio del suo tecnico che gli dice “5 secondi di stop and go” e Sainz che replica “No sono 5 secondi da aggiungere al tempo” “Sì vero, scusa Carlos” e poi, al secondo pit, i 5 secondi sono diventati di stop and go perché ha dovuto scontarli al box prima di fare il cambio gomme.

Non solo, ma la seconda chiamata è arrivata nel momento in cui Sainz stava duellando con  Perez per il terzo posto. Insomma, errori in pista dal pilota (Leclerc) ma gestione che sembra ancora lontana dalla perfezione. Di tutto questo ne ha approfittato la Mercedes che ha piazzato le due macchine sul podio con Hamilton secondo e Russell terzo. Un risultato ancora lontano dalla vittoria ma la politica dei piccoli passi ha portato a questo doppio podio che fa solo morale.

Due parole per Perez: più lento di Verstappen, mai incisivo e beffato da Russell dopo una virtual safety car: appena finito il periodo di rallentamento, il messicano è stato infilato dall’inglese come un pollo e ha stupito tutti perché chi ha esperienza era Perez non certo George… Infine Alonso, sesto dopo essere stato a lungo quinto dopo una gran partenza. E’ il primo degli altri, di quelli che non hanno una macchina al vertice e la sua esperienza porta a casa punti preziosi. Poi, per il resto, il GP di Francia vince il premio della peggior logistica e viabilità, di una pista che manda in confusione piloti e commissari e che in TV sembra il frutto di un artista pop sotto stupefacenti. Dovrebbe essere l’ultima volta qui, ma non è che le alternative locali facciano sperare in meg

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