F.1 GP BELGIO Verstappen fa la pole ma parte 15 Sainz al palo Leclerc 16.

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

SPA – Max Verstappen fa la pole position davanti alla Ferrari di Sainz e all’altra Red Bull di Perez, ma non vale per lo schieramento di partenza. Lo stesso vale per Leclerc e la sua Ferrari. Motivo: entrambi i piloti hanno sostituito il gruppo motore e pertanto, in base al regolamento, partiranno indietro. Una norma contestata da molti, che penalizza i piloti quando il problema è tecnico e dovrebbe coinvolgere la classifica costruttori.

Ma va così da tempo e anche in Belgio si ricomincia con i conteggi che stravolgono la classifica delle qualifiche, perché il risultato ottenuto in pista viene poi stravolto dalle penalità e così in pole vera ci sarà Sainz con la Ferrari e Perez al suo fianco, in seconda fila il duo Alonso e Hamilton e visti i rapporti interni fra lo spagnolo e la squadra, sarà un bel duello fin dalla prima curva.

Russell ancora dietro ad Hamilton in Belgio (Foto Magni)

E poi Hamilton, ancora davanti a Russell, che via radio chiedeva incredulo ragione del secondo e otto decimi di distacco beccati da Verstappen. Non è che sia stato l’unico a chiedersi cosa sia successo e perché. Se ascoltate le dichiarazioni post qualifica dei piloti Ferrari, emerge una cosa: “Abbiamo ancora molto lavoro da fare, non dobbiamo mollare” ha detto Sainz.

Ferrari non solo telaio ma anche carico aerodinamico inferiore (foto Magni)

Ovvero, siamo indietro e non sappiamo come recuperare. Il segreto Red Bull? La normativa anti saltellamento, entrata in vigore in questo GP, secondo i tuttologi avrebbe dovuto favorire la Mercedes che era indietro. Invece il distacco è aumentato di molto. Non parliamo della Ferrari, perché mancava carico aerodinamico in ingresso curva, tanto che Sainz, ma specialmente Leclerc, in prove libere sono usciti di pista spesso e volentieri. E allora dove nasce questo divario Red Bull? Da due motivi.

 

Il primo, hanno omologato un nuovo telaio in carbonio più leggero (si parla di 6-8 kg) che tradotto vuol dire un vantaggio di almeno 2,5-3 decimi al giro. Alla Ferrari ne mancano quasi 7, ovvero ai 3 decimi del telaio più leggero Red Bull bisogna aggiungere quelli relativi all’assetto. Con le temperature fresche, 15 gradi aria, la Ferrari patisce e non manda in temperatura le gomme, risultando quindi più lenta anche di se stessa con temperature diverse. Mettendo insieme la lunghezza della pista (quasi 7 km) il peso inferiore di Red Bull e le temperature, i 7 decimi sono un distacco onesto e veritiero.

Che dice solo una cosa: la Ferrari non regge il ritmo su questo circuito, sperando che arrivi qualcosa di meglio nelle prossime gare. E infatti la sostituzione del motore rientra in questa ottica e la mossa di Red Bull, di cambiarlo anche a Verstappen, in una marcatura a uomo dei rivali, vuol dire che si gioca con le stesse tattiche. Piuttosto, visto che non solo i due rivali hanno cambiato motore, ma anche Bottas, Norris e via via altri con motivazioni varie, per capire quale sarà il vero schieramento di partenza bisognerà aspettare prima della gara.

Perché fra chi cambia prima, chi cambia un pezzo prima e un altro dopo e via così, non ci si capisce più niente a partire dalle stesse squadre che a precisa domanda non sanno cosa rispondere esattamente. Un modo complicato di gestire le cose che andrebbe semplificato per la miglior comprensione dei tifosi e di chi paga il biglietto, salato, andando via dal circuito senza sapere che quello che hanno visto non sarà quello che scopriranno poi il giorno dopo in pista…

LA GRIGLIA DI PARTENZA

  • 1.fila: Sainz Perez

  • 2. fila: Alonso Hamilton

  • 3. fila: Russell Albon

  • 4. fila: Ricciardo Gasly

  • 5. fila: Stroll Vettel

  • 6. fila: Latifi Magnussen

  • 7. fila: Tsunoda Bottas

  • 8. fila: Verstappen Leclerc

  • 9. fila: Ocon Norris

  • 10. fila: Zohu Schumacher

 

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