F.1 GP BELGIO Dopo il flop dell’anno scorso i tifosi in massa sulle tribune

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Piove. Ma sono già tutti qui. Loro hanno già vinto. Meriterebbero di andare tutti sul podio. E meriterebbero tutti una coppa, una coppa vera, quella di chi ci crede davvero, quella di chi ci mette veramente il cuore. Dopo le vicissitudini dello scorso anno, dove non andò via nessuno, ma proprio nessuno dei meravigliosi appassionati presenti, in tutte quelle ore di inutile attesa, poteva sorgere qualche dubbio che sarebbero tornati.

Hanno preso l’acqua 3 giorni senza alcuna interruzione, hanno preso un freddo cane, di quello gelido, di quello umido che ti penetra nelle ossa, hanno pagato cifre folli, anche 14 euro per un panino microscopico, hanno dovuto assistere a 2 soli giri alla domenica dietro safety car, hanno dovuto festeggiare un podio falso, falsissimo, non hanno avuto rimborsi, né sconti, né riconoscimenti di nessun genere. Come se non fossero mai esistiti.

Ce n’era per pensare di non vederli più. Ce n’era per pensarli qui a vedere la 24 Ore GT, e non più la F.1. Ce n’era per pensarli altrove, in qualsiasi altro posto, tranne che qui.

Invece sono tornati. Sono tornati tutti. E sono qui. Sotto la pioggia. Nessuno ha dubbi, nessuno ha ripensamenti. Sono convinti che sia giusto così. Anche se, guardandoli negli occhi, si evince che nessuno di loro ci ha ragionato. Li ha portati qui il cuore, un amore cieco, folle, assoluto, che non guarda torti, né offese, ma che continua a riscaldare, continua ad infiammare le giornate uggiose come questa di oggi, qui, di nuovo qui, sul circuito di Spa-Francorchamps.

Meritano di andare sul podio, tutti questi ragazzi stupendi, meritano una coppa, la coppa del vincitore. Anche se ho provato a chiedere loro. E non vogliono nessuna coppa, nessun riconoscimento. Vogliono solo che i loro eroi scendano in pista e li facciano divertire, li infiammino con le loro gesta e la loro bravura. Solo questo vogliono, i meravigliosi ragazzi di Spa-Francorchamps.

Intanto li ringrazio. Mi hanno emozionato e commosso. Qui, in mezzo a loro, si sente, si tocca con mano davvero cosa ci sia nel loro cuore, cosa sia e chi sia uno che ama veramente, profondamente, questo sport meraviglioso…

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