F.1 GP BELGIO Quanto lavoro al box dopo le qualifiche

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Sono finite le qualifiche qui a Spa-Francorchamps. I piloti sono impegnati nelle infinite interviste del sabato pomeriggio, i tifosi sembrano tramortiti dalle grandi emozioni appena vissute su queste splendide colline, i vip continuano a sorseggiare champagne nelle loro suite al paddock club. Il più bel circuito del mondo sembra assopirsi nel silenzio, dopo aver celebrato la giornata dei più veloci in assoluto, la sublimazione del giro perfetto, l’esaltazione del connubio uomo-macchina, in nessun momento, come in qualifica, fusi insieme alla ricerca del millimetro di pista decisivo.

Ma c’è un posto dove non ci si assopisce. C’è un posto dove davvero non ci si rilassa, né si indugia con una birra in mano in attesa della partenza della prossima gara. Sono i garage dove sono ricoverati i bolidi più veloci del mondo. Le venti monoposto, lasciate da pochi minuti dai loro valorosi condottieri, vengono prese in consegna dai loro tecnici, che, per loro, diventano anche massaggiatori, confidenti, medici, psicologi, quasi amanti. Guardate le immagini scattate subito dopo la fine delle prove. Non credo ci sia bisogno di tante parole.

Basta soffermarsi un attimo con attenzione a contare quante persone lavorano intorno a questi gioielli della tecnologia moderna, quante posizioni assumono queste persone speciali intorno alla loro paziente, quanta attenzione e quanta cura pongono in tutte le operazioni che svolgono in questi minuti febbrili, dove tutti sanno esattamente cosa fare, e si muovono intorno al bolide con l’armonia di una orchestra, chi sopra, chi sotto, chi ai lati, ciascuno con il suo compito, ciascuno con la sua conoscenza, ciascuno con il suo cuore…

 

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