F.1 Ferrari, Camilleri: “Ho messo fine a un’atmosfera da porte girevoli”

DILETTA COLOMBO PER AUTOMOTO.IT

Louis Camilleri finalmente parla, concedendo un’intervista al New York Times. E rinnova la fiducia a Mattia Binotto, invocando l’importanza della stabilità, che negli ultimi anni è mancata

Louis Camilleri rompe il silenzio: il CEO della Ferrari, nella settimana del primo GP di casa, quello a Monza, ha concesso un’intervista al New York Times, nella quale ribadisce la stima nei confronti del suo team principal. «Devo dire che nutro la massima fiducia in Mattia Binotto e nel suo team. I risultati non provano quello che dico, ma ci vuole tempo». E aggiunge un particolare importante, e per nulla scontato: «Sfortunatamente in passato c’è stata eccessiva pressione, con troppe persone mandate via. C’era una sorta di atmosfera da porte girevoli, e sto mettendo fine a questa situazione»

Un esodo di personaggi chiave che secondo Camilleri ha pesato molto, per un motivo semplice. «Abbiamo bisogno di stabilità e di concentrazione. Se guardate al periodo vincente della Red Bull, o della Mercedes oggi, non conta solo il talento. Uno degli elementi chiava è la stabilità, qualcosa che, ad essere onesti, a noi è mancato». E, proprio in quest’ottica, Camilleri chiede pazienza, facendo un esempio emblematico del passato. «Persone del calibro di Jean Todt, Michael Schumacher e Ross Brawn ci misero sei anni per diventare quello che sono stati, un fenomenale team vincente».

CONTINUA A LEGGERE L’INTERVISTA CLICCA QUI…

Condividi su: