F.1 Jean Todt elogia la CRI Bergamo e il coraggio degli operatori sanitari “Un team vincente come il mio Ferrari”

TESTO VIDEO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Il presidente Jean Todt oggi, nel suo intervento, è partito dal colore rosso. Colore che tante emozioni gli ha procurato nel suo glorioso passato sportivo. Colore di cui era bardato anche il palco della Croce Rossa di Bergamo, dove il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile ha voluto essere presente questa mattina, unitamente al presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, al presidente della Croce Rossa internazionale Francesco Rocca e al professor Gérard Saillant, per ringraziare il comitato di Bergamo per il lavoro, l’impegno e il sacrificio profuso da tutti gli operatori e da tutti i medici che, in questo territorio sono stati particolarmente impegnati e provati da una guerra senza precedenti. Rosso.

 

Il colore della passione che ci hanno messo tutte queste persone, questi generosi medici ed operatori che, anche a prezzo della loro stessa vita, non hanno esitato a gettarsi anima e corpo nella lotta, nella guerra che li ha visti e li vede, ancora oggi, eroici protagonisti. Un momento molto bello, in occasione dell’invito fatto a duecentocinquanta di queste persone, di questi eroi, per assistere al Gran Premio d’Italia di Formula Uno a Monza in programma domenica. Eroi in pista ed eroi sugli spalti, dunque, accomunati dalla sfida. Chi alla velocità, alle forze d’inerzia, all’istinto di conservazione, chi al virus maledetto, alla sofferenza di tante persone, alla morte. Entrambi ai limiti umani, e anche oltre, in battaglie che sanno di storia, di epica, di altissimi sentimenti, di poesia.

Saremo qui, tutti, ciascuno nella propria casa, davanti alla tv, domenica, ad applaudire gli uni e gli altri, come ha fatto stamattina il presidente Todt. E applaudiremo anche chi li ha voluti lì, tutti questi eroi, loro e solo loro, nel Tempio, che tante epiche gesta ha celebrato e, mai come in questa occasione, celebrerà. A loro, a tutti loro, a quelli in pista e a quei duecentocinquanta sugli spalti, un abbraccio caldo e riconoscente e uno sprone a continuare la sfida. A starci vicini sempre. A non mollare mai! Grazie a tutti voi, eroi!

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