F.1 CONTROMANO Per Ferrari un GP d’A…rrabia Saudita

DI RODOLFO INTELISANO

Sul Gran Premio “A-rabbia” Saudita, rabbia perché il risultato poteva essere ben diverso e la vittoria di Leclerc è sfumata davvero per un nonnulla, due fatti emergono immediatamente: primo i “redbulli” non si smentiscono, interpretando le regole nella maniera a loro più conveniente, con la consueta arroganza che li contraddistingue, secondo è cambiata la gestione della direzione gara, adesso gestione di gruppo, ma non è cambiata la indecisione e la latitanza di chi dovrebbe far rispettare le regole nei momenti decisivi.

La questione è, o dovrebbe essere, molto semplice: se ci sono delle regole (troppe e contorte quanto si vuole) queste vanno applicate sempre e non discrezionalmente. Se esiste una regola che dice che chi passa per primo la linea della safety car all’uscita box ha diritto alla posizione, questa va fatta applicare immediatamente, altrimenti si falsa il risultato della gara, altrimenti lasciamo i piloti combattere, come peraltro dovrebbe essere, eliminando tutte queste regole e regolette.

A che serve avere decine di telecamere, persone probabilmente strapagate da remoto che si guardano e si riguardano immagini sulla base delle quali la decisione appare evidente anche al telespettatore comune seduto sulla poltrona di casa, per poi non decidere nulla? Ancora una volta si perde credibilità.

Se la regola fosse stata applicata a dovere, come era compito della direzione gara obbligare Perez a fare, alla ripartenza dopo safety car Sainz avrebbe potuto attaccare Verstappen e soprattutto Verstappen non avrebbe potuto dare fastidio a Leclerc nella ripartenza, perché avrebbe dovuto guardarsi le spalle. A proposito, anche qui c’è una regola che dice che in regime di Safety car, fino alla ripartenza, bisogna seguire il pilota che ti precede, Verstappen invece pretende di ripartire affiancato e nessuno della direzione gara intima al suo team di dire al loro pilota di stare al suo posto.

Conclusione: ha fatto benissimo Leclerc a incollarlo al muro. Tante altre cose sono da rivedere: la virtual safety car ha probabilmente falsato il risultato, visto che ha permesso a Vertappen di recuperare un secondo in un solo giro, se poi davvero adesso in scia la macchina non perde aderenza, aboliamo per favore il DRS, o quantomeno mettiamolo in una sola zona della pista, perché vedere piloti che frenano per farsi passare e non dare il DRS, sapendo poi che c’è un’altra zona dove aprirlo e riprendersi la posizione è abbastanza ridicolo, oltre che pericoloso, come si era già visto anche lo scorso anno nel duello Verstappen/Hamilton proprio qui.

Faccio qualche altra considerazione sul fatto che adesso che il contendente è la Ferrari, anche i telecronisti Sky si accorgono del bullismo dei bibitari. Capisco poi che Sky debba vendere il suo prodotto ma non mi esalterei troppo per questa “nuova” Formula Uno. Benissimo, bella gara grazie a due superpiloti con macchine diverse ma egualmente competitive, cosa che non si vedeva da una vita, però continuano ad esserci troppe cose sbagliate che andrebbero riviste e quelle citate sono solo le prime che saltano all’occhio, almeno personalmente. Direi in sintesi, per avere davvero una bella Formula Uno: molte meno regole ma severità e uniformità di giudizio nel applicarle. E’ una questione di serietà, al di là delle esaltazioni dettate dal marketing.

Rodolfo Intelisano

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