MICROLINO La sfida urbana della mobilità elettrica di Koelliker

TESTO E FOTO DI PAOLO CICCARONE per AVVENIRE

Un po’ auto un po’ quadri ciclo, di sicuro unico nel panorama motoristico cittadino. Con Microlino il gruppo Koelliker entra di prepotenza nella mobilità cittadina fatta di essenzialità con un target di riferimento alto, professionisti in genere, che dello spostamento rapido, pulito e senza complicazioni, me ha fatto un punto di riferimento. Con un muso che ricorda la Isetta di una sessantina di anni fa, Microlino porta la mobilità elettrica nel campo della praticità urbana e per farlo, un percorso cittadino fra le strade di Torino per un primo approccio e uno slogan in rima “Microlino loves Torino”.

Banale forse, ma da qualche parte bisognava cominciare e Microlino apre le porte alla praticità e facilità della mobilità elettrica con una dotazione di tre batterie da 6 Kw, 10,5 Kw e 14 Kw con differenti autonomie: rispettivamente da 91 km, 177 km e 230 km che è il massimo consentito con questa dotazione e una velocità massima di 90 km orari. La ricarica è da 12,5 Kw ma può essere ricaricata con una normale presa elettrica in 4 ore.

Dotazioni: tettuccio apribile, cambio automatico con tre opzioni (retro, folle e drive), finestrini laterali apribili manualmente con accesso solo dalla porta anteriore, come con la versione ante litteram. Pezzo forte, il bagagliaio da 230 litri, bello squadrato e capiente, ideale anche per chi va a fare la spesa o deve portare un paio di trolley. Due gli allestimenti previsti: Dolce con colori pastello, e Competizione, con colori moderni opachi.

Diversi i prezzi per le due versioni: da 21090 euro per la base fino ai 24090 per il top di gamma con la batteria più potente, prezzi che si abbattono con gli incentivi che arrivano fino a 4 mila euro. Perplessità? Per quanto il telaio sia robusto, nel traffico cittadino la sensazione di essere dentro un uovo si trasforma in terrore di diventare presto una…frittata in caso di urto, anche perché i 90 km orari di velocità massima, impensabili in città, fanno presagire prestazioni in ripresa notevoli per un giochino del genere.

E quindi, anche se si può guidare a 16 anni con la patente B1, meglio usarla con criterio sfruttandone il potenziale. Dal prossimo anno arriva la versione con aria condizionata e sensori di parcheggio. Per ora è tutto essenziale.

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