Testo e foto MARCO FERRERO
Primo a partire tra tutti i campionati più importanti del panorama motoristico mondiale, la Formula E a Londra, con una gara di anticipo, ha incoronato il suo campione 2023 in Jake Dennis, che grazie al secondo posto ottenuto nella prima delle due gare britanniche ha matematicamente acquisito il titolo iridato, anche approfittando del duello fratricida tra Sebastien Buemi e Nick Cassidy, con quest’ultimo che almeno matematicamente poteva aspirare al titolo.
Un crescendo quello del neo campione, vincitore in casa propria (stavolta il detto “nessuno è profeta in patria” non è stato confermato), di risultati, iniziato con il secondo posto ottenuto in gara 2 in Germania e che è proseguito senza sbavature, con un quarto posto come peggior risultato, sino all’ultimo round londinese, nel quale ha potuto godersi l’ultima gara già con il titolo di campione sulle spalle.
Un’ultima gara, condizionata dalla pioggia che ne ha ritardato l’inizio e dopo 8 giri dietro la safety car (4 dei quali recuperati alla fine), che ha visto i tre primattori guadagnare le posizioni sul podio, a conferma della loro stagione.
Una classifica finale che recita i seguenti piazzamenti:
1^ Jake Dennis – pt. 229,
2^ Nick Cassidy – pt. 199,
3^ Mitch Evans – pt. 197,
4^ Pascal Wehrlein – pt. 149,
5^ Jean Eric Vergne – pt. 107.
6^ Sebastien Buemi – pt. 105.
Molto hanno da recriminare sia Mitch Evans che Nick Cassidy (4 successi a testa), forse in assoluto più veloci ma certamente meno regolari e costanti, caratteristiche che esperienza insegna sono sempre risultate fondamentali per la conquista del titolo, rispetto al neo campione, che ha approfittato al meglio delle battute a vuoto nelle quali sono incorsi i diretti avversari.
Certamente si si aspettava molto di più da piloti del calibro di Antonio Felix Da Costa, Sebastien Buemi, Stoffel Vandoorne, André Lotterer, lo stesso Jean Eric Vergne, quest’ultimo tutto sommato il meno peggiore dei classificati tra i “grandi” nomi, tutti però protagonisti mancati della stagione 2023.
Più equilibrata la lotta per il successo nei team, che alla fine ha visto il seguente risultato:
1^ Envision Racing – pt. 304,
1^ Jaguar TCS Racing – pt. 292
3^ Avalanche Andretti Formula E – pt. 252,
4^ Tag Heuer Porche Formula E Team – pt. 242,
risoltasi proprio sul filo di lana dell’ultima gara (prima dell’ultimo round Jaguar ed Envision erano in testa a pari punti), che ha evidenziato come i risultati ottenuti siano stati generati quasi unicamente dalle “prime guide”, e che il contributo dei rispettivi compagni non sia stato determinante.
Salutiamo con soddisfazione e qualche speranza per la prossima stagione la vittoria della Maserati in gara 2 a Jakarta in Indonesia, con Maximilian Gunther che, almeno in quella occasione, ha fatto vedere il proprio, seppur incostante ed a corrente alternata, talento.
Gli sguardi sono ora rivolti ad una stagione 2024 che, stanti le premesse, potrebbe ribaltare quanto visto in questo 2023 ma questo, in fondo, è proprio il bello della Formula E.
