PELO E CONTROPELO GP BELGIO GP di SPAnna

HERIBERT STOHR

 

Si può certamente dire che quando un pilota è più forte di un compagno di squadra sia una spanna sopra a lui. Ma se prendiamo gli anni in cui le migliori monoposto facevano vincere il titolo senza problemi, i confronti fra Mansell e Patrese, fra Senna e Berger, fra Schumacher e Barrichello, fra Vettel e Webber, fra Hamilton e Bottas, non erano così impietosi come fra l’olandese rimasto e Perez. O Sergio non è il pilota che pensiamo o la sua vettura non è competitiva come quella del suo compagno. Ciò non significa che Max sia veloce quanto Checo, certamente è più bravo ma non così tanto. Io credo nei fenomeni atmosferici e basta. I piloti sono uomini e molti sono bravissimi ma non potranno mai dimostrare di poter diventare dei campioni in F1 per tanti motivi indipendenti dalle loro capacità. Se avessimo 20 monoposto identiche solo allora potremmo valutare bene le differenze tra un campione e un ottimo pilota ma non sarebbe la F1.

Le prove ufficiali si sono disputate venerdì e il solito non poteva partire dalla pole perché penalizzato di 5 posizioni in quanto aveva dovuto sostituire la trasmissione ed era la quarta o la quinta volta che succedeva. Purtroppo niente pioggia a pepare un po’ la gara oppure un mix come è stato nelle prove ufficiali e nella garetta, perché poteva rendere più interessante la competizione, sia per gli spettatori, sia per i telespettatori, sia per i giornalisti, sia per gli addetti ai lavori. Fa freddo per cui molti partono con gomme morbide tranne Alonso, Norris, Tsunoda, Stroll, Hulkenberg, Russell,Piastri che montano le medie. Gara da due soste, dovrebbe essere un dato sicuro per tutti. Pronti via e Leclerc va in testa, c’è un zig zag pericoloso di Perez che spalanca una porta nella quale si infila Sainz in diagonale (con bloccaggio gomma ant) e Piastri molto ottimista che cerca uno spazio che non c’è. Contatto! Piastri si dovrà ritirare quasi subito mentre lo spagnolo “¡Oscar, vete a casa y sé un canguro!” (Oscar vai a casa tua a fare il canguro) continuerà in buona posizione (con squarcio nella pancia destra) ma poi sarà superato da tutti e sarà lasciato in gara sperando in una bandiera rossa.

In fondo al rettifilo del Kemmel Perez è già al comando, il solito è 4° ma ci impiega più del solito nel superare Hamilton. Altro gambero (vettura arancione) è Norris che , perso per perso, va al pit al 6° giro e monta gomme dure penso per evitare di fare tre soste. Ai box ci sono anche Ricciardo e Magnussen che montano le medie. Il giro dopo Ocon e Bottas (medie), ancora un giro e Sainz monta le medie ma non era il caso di chiudere il buco con scotch americano?  ). 9° giro il solito supera Charles che sembra avere una F2 sul rettilineo. Stessa mescola media per Albon e Zhou. Idem per Tsunoda e Sargeant, poi Alonso poi Hamilton che tenta un undercut su Leclerc ma non gli riesce, Hulkenberg va sulle morbide al 13° giro ed è un test per tutti per verificare come le consumerà. Il giro dopo al cambio gomme c’è Perez che è ancora in testa, monta le medie come Leclerc.

Tocca poi al solito che ci mette un paio di giri per sverniciare Sergio in maniera brutale come se avesse un push to pass con 100 cv in più. 18° giro Norris monta le morbide ma mancano 26 giri al termine , ce la farà? Tsunoda è 6° con pochi regali, sarà protetto Honda ma l’allenamento conta tanto e anche essere intoccabile. I sorpassi che vediamo sul dritto grazie al DRS non li cito neanche ma Gasly che passa Stroll in mezzo alla seconda variante è da sottolineare, oltretutto con gomme stanche morbide.

Lance le ha notate e va al pit per montarle pure lui. 23° giro e primo pit per Russell in buona rimonta (morbide) invece secondo cambio gomme per Ricciardo (medie). Gasly monta le medie, arriverà in fondo? Albon le medie e Sainz si ritira. Poi Tsunoda monta le morbide, come Hulkenberg, Bottas e Sargeant le medie, poi tocca ad Ocon (morbide), Zhou (morbide) Magnussen (medie) poi Hamilton (morbide), lo imita sempre Leclerc per “coprirsi”, poi Perez e Alonso (morbide), poi Max (morbide). Non ci sono duelli se non qualche avvicendamento legato alle gomme più fresche nelle retrovie e le Williams fanno un terzo pit stop per montare le morbide. A due giri dal termine Hamilton, che ha un vantaggio ampio su Alonso ed ha il secondo giro più veloce della gara va al pit stop per montare un treno nuovissimo di medie ed agguantare il punto del giro più veloce.

1° l’olandese rimasto. 2° Perez, più lento di quasi 1” e mezzo al giro rispetto al compagno. 3° Leclerc, un brodino tiepido per riprendersi un podio conquistato bene. 4° Hamilton, gli aggiornamenti aerodinamici l’hanno messo dietro alla Ferrari e non davanti, del bouncing (rimbalzare-saltellamenti) non mi sono accorto. 5° Alonso, piccolo miglioramento ma lontano da 4 davanti. 6° Russell, una sola sosta e tanto piede per fare punti. 7° Norris, bravo nel recuperare dal fondo che ha dell’incredibile. 8° Ocon, bella gara, a volte le fa. 9° Stroll, anche lui strategia ad una sosta sola e paga. 10° Tsunoda, bravo dai. 11° Gasly, anche lui una sola sosta ma niente punti. 12° Bottas. 13° Zhou. 14° Albon, andava forte ma qui triturato gomme. 15° Magnussen. 16° Ricciardo, non ha brillato. 17° Sargeant, come il suo compagno. 18° Hulkenberg, vederlo ultimo lascia perplessi.

La Ferrari a Spa è quasi sempre andata forte per cui bisogna vedere se c’è una costanza almeno di risultati e non alti e bassi. Sainz, ogni tanto, ha il vizio di rischiare contatti alla prima curva o nel primo giro, se hai consapevolezza nella tua velocità bisogna essere più accorti.

Per un pilota la consapevolezza nei propri mezzi, compresa la macchina, è fondamentale per rendere al 100%.

I licenziamenti in Alpine sono stati corroboranti?

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