ACI RACING, CIAK, SI GIRA!

 

Il riferimento cinematografico non è causale; al pari del ciak, che rappresenta e da lo start ad una produzione televisiva piuttosto che per il grande schermo, allo stesso modo la prima tappa dell’ACI Racing, svoltasi sul circuito di Monza, ha dato l’avvio alla serie di gare, all’interno del criterium noto come ACI Racing, che per tutto l’anno vedrà impegnate sui più celebri autodromi nazionali tutta una serie di campionati, dalle formule alle categorie turismo oppure le Gran Turismo. 

In particolare, la prima tappa svoltasi sul circuito brianzolo ha visto in competizione le categorie: 

– Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, 
– TCR Italy, 
– TCR DSG Endurance, 
– Campionato Italiano Sport Prototipi, 
– Porsche Carrera Cup, 
– Mini Challenge, 
– F.2000 Italian Trophy. 

Come evidente, una partenza “in grande stile”, e con un mix di gare di grande varietà e qualità; per gli appassionati accorsi c’era solo l’imbarazzo della scelta, impossibile, in questa molteplicità di categorie, non trovare almeno un paio di serie che li avrebbero entusiasmati e divertiti, e così certamente è stato. 

 

 
Qualità anche nella starting list dei piloti, che ha riservato delle sorprese più che gradite; come ciliegine sulla torta, la presenza di Rinaldo “Dindo” Capello, pilota che non ha certo bisogno di presentazioni, che si è presentato al via, con l’umiltà tipica del campione, di questa prima tappa del tricolore Endurance DSG alla guida di una Audi RS3, evidenziando come cinque anni di inattività nulla abbiano tolto alla bravura del pilota astigiano, il più veloce in gara nella sua categoria, e di Jacques Villeneuve, che nell’occasione ha condiviso la Ferrari 488 EVO del Team Baldini 27 con Stefano Gai e Giancarlo Fisichella. 

Il pluri abbonato al podio della 24 ore di Le Mans (tre volte vincitore – 2003 su Bentley, 2004 su Audi R8 e 2008 su Audi R10, più tre secondi e tre terzi posti), e l’ex Campione del Mondo di Formula 1 figlio dell’indimenticato Gilles si sono rimessi in gioco schierandosi a fianco di un’ampia platea di piloti, dai giovanissimi che vengono dal kart e decidono di passare subito ad una macchina da competizione, ai piloti gentleman che riescono a divertirsi in un weekend di gara ad alto livello senza dovere spendere troppo denaro e tempo, risultando, come attestato loro dal pubblico, assoluti poli di attrazione. 

Campionati che come da tradizione, potrebbero dare l’indicazione di qualche giovane interessante e di buone prospettive, e che ai fini dell’attribuzione dei titoli potrebbero risultare equilibrati, con il risultato finale in forse sino all’ultima gara (si ricordi a titolo di esempio proprio il finale dello scorso anno nelle GT dove Altoè – Zampieri su Lamborghini ebbero la meglio su Fisichella – Gai su Ferrari). 

 

 
D’altro canto, come sempre, un lotto di partenti di assoluto rilievo, piloti che hanno già saputo affermarsi con successo in categorie internazionali di alto livello e che, manco a dirlo, garantiscono alle serie dell’ACI Racing quella qualità necessaria a rendere vibranti le gare ed a raccogliere l’entusiasmo di un pubblico che risponde sempre positivamente a questi eventi. 

Il tracciato brianzolo ha come sempre esaltato le caratteristiche di equilibrio e spettacolarità di talune categorie, quali la Porsche Carrera Cup, che ha regalato evoluzioni acrobatiche sui cordoli (specie quelli della prima variante) e nella quale non sono mancati “contatti” (per usare un eufemismo) che hanno fornito lavoro supplementare a commissari e Direzione di Gara. 

II primo semaforo verde ha pertanto, sia per debuttanti alle loro prime esperienze, sia per professionisti affermati, significato l’apertura delle ostilità (agonistiche, s’intende!) di questa stagione 2019, ed al segnale dello start lo stridere dei pneumatici avrà generato nelle menti di tutti un solo pensiero: si gira!

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