Una Fiat Tipo giusta al prezzo giusto

Ero prevenuto, inutile girarci attorno. Dopo aver visto in giro auto come la Duna o le forme della Stilo, difficile avere un fremito di orgoglio verso certo modelli targati Fiat. Quando poi hanno deciso di ripresentare la Tipo, memore di cosa fosse quella vettura, con quel pianale da cui hanno derivato la Dedra, la Tempra, la 155 Alfa tutte uguali nella sostanza (difetti compresi) l’immagine di una operazione nostalgia, cominciata (con successo enorme) con la 500 e proseguito con la Panda, esemplari di spicco e degne di nota in tutte le loro versioni, ebbene nel sentirsi dire ecco la nuova Fiat Tipo, ebbene faceva venire il latte alle ginocchia

 

Poi la prima sorpresa. Una linea gradevole, sia berlina sia sopratutto la station wagon, davvero elegante, per non dire della 5 porte che se la cava egregiamente in giro. Il frontale è grintoso ed elegante anche se per le tre versioni forse era meglio distinguerle. Insomma, il primo impatto è stato positivo, poco da dire. La sorpresa sta proprio nelle linee eleganti e moderne che reggono il confronto con altre vetture più blasonate. Poi al volante si scoprono altre cose. C’è voluto un test drive come si deve, fra autostrada, montagna, pioggia e sole, per capire le qualità. E qui si scopre che dentro c’è tutto: l’elettronica col cruscotto che cambia i parametri è lo stesso di vetture più blasonate. Le plastiche hanno una buona percezione al tatto e sembrano di buona qualità. Le prese USB, il navigatore (anche se questo Tom Tom non lo digerisco perché poco intuitivo e funziona solo dandogli le dritte giuste, nel senso che se l’indirizzo è incompleto, non si degna di attenzione).

 

Ebbene, dentro c’è davvero tutto quello che serve, non manca niente. Nella versione diesel 1600 da 115 cavalli l’unica nota stonata è il motore rumoroso, si sente quando cambi marcia e quando sei in viaggio, ma c’è da dire che quando vedi il prezzo di 13600 euro circa e tutto quello che hai attorno, ci fosse pure la fanfara dei bersaglieri a suonare, uno se ne infischia. Il rumore c’è, ma a quel prezzo lo si accetta. Al contrario di altri modelli più cari e rumorosi uguali. I consumi sono buoni, sui 15 km al litro, un po’ più di quanto dichiarato, ma decenti e ultravalidi per il modello. E qui si apre una parentesi. Il target di questa vettura è da padre di famiglia, da chi molla la Punto e sale sulla Tipo, il pensionato che vuole una vettura spaziosa con tanto bagagliaio (lo spazio avanza in tutti gli allestimenti), la calma e la praticità in tutto.

 

Ecco, è sbagliato ed è un peccato che ci si sia rivolti  a un target “vecchio” perché come auto potrebbe, con piccoli accorgimenti estetici, essere interessante per un giovane con pochi soldi e necessità di spazi, può essere una ottima vettura per flotte aziendali, può (specie nel colore grigio chiaro) fare la sua bella figura una sera a cena o col rosso sportivo dare una bella immagine di sè. Ecco, tenere tutto questo a un prezzo così basso, e non è una low cost con linee brutte o soluzioni arrangiate, fa capire che dietro c’è stato un lavoro molto grosso per dare il massimo col minimo prezzo. E conoscendo la Fiat del passato, la prevenzione di una volta non ha più ragione di essere. Per cui ammetto la colpa, questa Tipo è giusta, così come lo sono la 500 e la Panda e la 500 X che fa sballare davvero. Che sia cambiato qualcosa?

 

 

 

 

 

Condividi su: