Ssangyong XLV tanto spazio a un prezzo accettabile

Appena lo vedi la prima domanda che ti fanno è: che roba è quel coso lì? Nel senso che il Ssangyong XLV è uno di quei mezzi a motore che ancora godono della sorpresa iniziale. Pochi veicoli in giro, un marchio coreano che è poco conosciuto, caratteristiche interessanti ma se non le fai conoscere, restano un mistero. E così, armati di santa pazienza e grazie alla collaborazione dell’ufficio stampa Ssangyong Italia, entriamo in possesso di un XLV per capire come va, come funziona e se ne vale la pena. Il primo impatto è negativo. Nero con tetto bianco va bene ai tifosi della Juve, gli altri storcono il naso. Scherzi a parte il nero le dona, la sfina e non fa capire le dimensioni, che poi siamo sui 4 metri e qualcosa quindi nella media generale.

 

Il frontale è carino, con inserti in finto carbonio, fendinebbia annegati in questa mascherina che la rende elegante. La fiancata è massiccia e il nero contribuisce ad appiattirla anche se è più elegante di quanto sembra. Il posteriore, invece, lascia perplessi per le linee squadrate, nette, senza appello. Eppure è proprio a questa forma che il piano di carico è da primato: 574 litri di capienza coi sedili alzati che diventano 1294 (dati ufficiali, mica siamo stati lì a misurarli…). Il motore è un 1600 turbodiesel da 128 cavalli, nemmeno malvagio, anzi dopo i primi 500 km comincia a sciogliersi e a rendere giustizia al resto della macchina. Il cambio ha buoni innesti anche se nella fase iniziale, macchina con appena 500 km di vita, è duretto da muovere, col passare dei km va molto meglio, lo stesso dicasi dello stacco frizione, che all’inizio ti molla col motore spento perché lo fai imballare da perfetto principiante della guida. Su strada è abbastanza “piatto” cioè rolla il tanto che serve, è confortevole e abbastanza silenzioso, si può parlare a bordo senza dover urlare. In autostrada va benissimo con un filo di gas con consumi eccellenti, su strade extraurbane si ricorre al cambio perché a volte si è giù di giri, magari qualche rapportatura intermedia ci sarebbe stata bene, ma si fa con quello che si ha e in casa avevano quei rapporti e quindi va bene così.

 

                                             Interni eleganti, davvero vincenti      

 

Dove emerge il pezzo forte di XLV? Nel piano di carico. E qui, con una famiglia-cavia che ha voluto provarlo, si scopre che il bimbo ci sa pure nel bagagliaio compresa tutta l’attrezzatura necessaria. Chiaro che il piccoletto ci va a giocare in tutto quello spazio compresi i giocattoli preferiti, se poi come famiglia avete anche il cane al seguito, c’è posto anche per lui. Dopo il test i dati parlano chiaro: percorrenze medie attorno ai 16-18 km al litro, nessun problema meccanico o elettronico, silenzioso quello che basta e gli unici dubbi sulla linea (il posteriore non è piaciuto a molti) una posizione guida col volante che non è regolabile in profondità come vorrebbero le donne che, piccoline di statura, devono avvicinarsi troppo al piantone. Il resto è tutto sufficientemente valido, a partire dal prezzo di ingresso della versione base a 16850 euro, se volete   strafare c’è pure con cambio automatico e 4 ruote motrici si arriva a oltre 22 mila euro. Il vero problema? E’ che quando ti presenti in giro la domanda è la solita: ma che roba è? Noi abbiamo provato a spiegarlo, adesso sapete cosa è e come va.

 

 

 

 

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