GTWCE, ARRIVEDERCI TRA UN MESE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Presso il circuito francese del Paul Ricard a Le Castellet sono terminati I due giorni dei test del Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS, primo atto in pista dopo ed ultimo step di verifica di quanto eseguito durante la pausa invernale prima dell’apertura ufficiale dell’edizione 2024 del campionato, che si terrà nel weekend del 7 aprile su questo stesso tracciato.

Tutti presenti i team ed i loro piloti, che hanno lavorato intensamente per i due giorni, sfruttando al massimo il tempo a loro disposizione, anche considerando come il primo round del campionato, per giunta in condizioni simili a quelle testate, si svolgerà su questo stesso circuito, ed i dati raccolti saranno fondamentali per giungere alla prima prova del 2024 nelle condizioni migliori utili a realizzare le migliori prestazioni.

Prove che si sono svolte con un meteo decisamente favorevole, soleggiato anche se la temperatura, complice anche il vento, ha raggiunto un massimo di 15 gradi, pochi per poter sfruttare al massimo le potenzialità delle vetture, stante come il grip della pista non risultasse proprio ottimale, tant’è che i tempi sono risultati più elevati dai “best lap” realizzati lo scorso anno.

Andando ad analizzare quanto si è visto in pista, le prime prove, quelle di martedì mattina, hanno visto in evidenza la BMW n.32 del Team WRT con un crono di 1’53’’166, davanti alla Mercedes n.60 della 2Seas Motorsport con 1’53’’297 ed all’altra Mercedes n.2 del Team GetSpeed, staccato di 191 millesimi dal  miglior tempo; nel pomeriggio i tempi sono rimasti simili, in una sessione che ha registrato più bandiere rosse che hanno limitato il tempo a disposizione per i piloti.

Alla fine, con quaranta piloti raccolti in un secondo, il miglior crono è stato ancora realizzato dalla BMW n.32 del Team WRT con un tempo di 1’53’’324, migliore di 25 millesimi di quello dell’Audi n.111 della CSA Racing, e della BMW n.992 della Century Motorsport, che ha fermato i cronometri con un distacco di 27 millesimi dalla vetta.

Nella giornata di mercoledì, con una ricerca da parte di tutti di prestazioni più veloci, si sono registrati riscontri cronometrici leggermente più veloci, limitati in parte dalla bassa temperatura che non ha consentito lo sfruttamento ideale degli pneumatici ed il raggiungimento delle prestazioni che si è soliti verificare nei weekend di gara; solo per citare quanto verificato a livello cronometrico nella sessione mattutina, la più veloce è stata la Mercedes n.60 della 2Seas Motorsport con 1’52’’800, davanti alla BMW n.998 della Rowe Racing, che ha segnato 1’52’’830 e la Mercedes n.3 del Team GetSpeed, appena più staccato con 1’52’’850.

Nel pomeriggio i tempi sono rimasti sui limiti del mattino, con molti team che sono sembrati lavorare più sui dettagli di setup a discapito delle prestazioni, comunque una “due giorni” di prove proficue in vista della prima gara del campionato; per quanto visto in questi test, al momento Mercedes AMG e BMW appaiono le vetture da battere e più performanti, sia sul “giro secco” che sul passo gara.

Che dire, come sempre è difficile ipotizzare quali siano state le strategie seguite dalle squadre nel corso dei due giorni, se abbiano cercato la prestazione assoluta piuttosto che lavorare sul “passo” anziché testare specifici elementi; quel che è certo che le strategie finiscono qui, tra un mese, sempre al Paul Ricard, si svolgerà il primo round del campionato, dove tutti daranno il massimo e dove ogni particolare potrebbe risultare determinante.

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