SUPERMOTO, CHAREYRE ANCORA CAMPIONE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Si è appena chiuso il Campionato della Supermoto, spettacolare disciplina motoristica a due ruote che vede i piloti impegnati su tracciati in parte in asfalto ed in parte in terra od altri fondi, di questa stagione 2020 che, nonostante i problemi, ha visto al via la bellezza di oltre 30 piloti suddivisi nelle tre categorie in gara, S1, S2 e SOpen.

Un campionato che le arcinote vicissitudini di carattere sanitario hanno costretto gli organizzatori a ridimensionare in quelli che erano i progetti iniziali, ma che pur se con soli tre appuntamenti, composti ciascuno da tre prove, tutte valevoli per l’assegnazione di punti validi per la classifica, ha saputo presentare un livello di equilibrio e di competitività di assoluto valore.

Venendo al risultato finale, in classe S1, il Campionato del Mondo, ancora una volta il francese Thomas Chareyre, alla guida di una TM, ha vinto il titolo, il suo 8^ di cui gli ultimi 7 consecutivamente, uno strapotere tecnico ed umano che dura da anni e che quest’anno si è ribadito, anche se il successo è stato conquistato con un solo punto di vantaggio sul tedesco Marc Reiner Schmidt, che ha vinto due delle tre gare disputate nel weekend e che ha messo alla frusta il pluricampione transalpino.

La classe S2, il Campionato Europeo, ha visto come vincitore il compagno di squadra di Chareyre, l’italiano Diego Monticelli, che ha conquistato il titolo con una manche di anticipo; un weekend da incorniciare per il centauro italiano, che in manche 2, quando sarebbe bastato un quinto posto, ha lottato come un leone come se fosse lui a dover recuperare, conquistando la vittoria grazie ad un sorpasso mozzafiato, da spellarsi le mani dagli applausi, all’ultima curva dell’ultimo giro.

Nella categoria SOpen, la terza in gara, la vittoria finale è andata all’italiano Mickael Bryan Amodeo, vincitore anche dell’ultima manche, disputata insieme con le moto di classe S2, e che ha meritato la vittoria mostrando, oltre che ad una tecnica di guida sopraffina ed ad un grande “manico”, anche doti di intelligenza quando era il caso di non rischiare oltre il dovuto.

Nella classe regina, il migliore degli italiani è risultato Elia Sammartin, quinto assoluto nella classifica assoluta finale, a cui vanno i complimenti, bravo ma che non appare, al momento, ancora in grado di competere per il titolo contro i “mostri sacri” della disciplina.

Con questi esiti si chiude una stagione tribolata nella quale gli organizzatori hanno fatto i canonici ”salti mortali” per dare vita e portare a termine, tra mille problemi ed altrettanti limiti, il campionato; ancora una volta Chareyre ha dimostrato di essere il migliore, ma il suo trono, mai come quest’anno, ha vacillato, e con queste premesse il prossimo anno il campionato si presenta ancor più combattuto ed entusiasmante.

Per completezza di informazione, il weekend di Busca ha presentato anche una tappa del campionato regionale Supermoto Piemonte – Lombardia – Liguria, generando una “due giorni” a due ruote intensa e divertente.

L’appuntamento con la serie è ora al 2021, che ci si augura sia una stagione agonistica “normale” e che dia modo a Danilo Boccadolce ed al suo staff di mettere in pista tutti i progetti che erano stati approntati per quest’anno.

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