IL “CLASSIC” SEMPRE DI MODA

Testo e foto MARCO FERRERO

 

In tutti gli ambiti ci sono cose che, per tradizione, per stile, per prestigio, pur passando il tempo mantengono inalterato il “valore” che gli si attribuisce ed il loro fascino, e rimangono sempre degli elementi di moda, dei veri e propri “cult”, icone capaci di viaggiare a cavallo del tempo e capaci di non perdere il loro appeal; del resto, anche nel parlare comune, si utilizza il termine “classico” per indicare un qualcosa che si protrae nel tempo e che continua a proporsi rimanendo un punto di riferimento.

In ambito automobilistico, ovviamente ed a seconda del parametro di riferimento che ciascuno si pone, si possono identificare diversi tipi di “classico”; volendo attenersi e rimanere coerenti con quanto espresso nel paragrafo precedente, il focus va a finire su quelle auto o su quelle case, magari non necessariamente da competizione, che hanno rappresentato delle pietre miliari nella storia dell’automobile, ed in questo il Muigello Classic della Peter Auto ha riportato in pista tanti e tali modelli prestigiosi da riuscire a mettere in difficoltà chiunque volesse tentare di fare una classificazione in merito.

Anche seguendo questo razionale, diventa impresa ardua, di difficile soluzione, restringere il campo per scegliere, in un caleidoscopio di vetture di inestimabile valore automobilistico e storico, le vetture più rappresentative di questo concetto, o quei marchi che si sono imposti come i più prestigiosi della storia dell’automobilismo, quelli I cui modelli sono diventati un “classico” per antonomasia.

Diciamolo chiaramente, andare a fare un’elencazione senza dimenticarsi qualche vettura o qualche marchio sarebbe come discutere sulle gambe delle donne (peraltro altro bel classico!), e nessun criterio di riferimento sarebbe in grado di giustificare l’omissione di qualche “pezzo” di particolare valore; il “classico”, per sua connotazione naturale, è trasversale nel tempo, non può essere circoscritto da nessuno dei luoghi comuni con i quali siamo abituati a ragionare, sfugge a qualunque parametro sotto il quale lo si voglia inquadrare.

Peraltro, a volerla dire tutta, va onestamente riconosciuto come, in ambito automobilistico, una delle capacità del “classico” è quella di riuscire a far dimenticare che le vetture in questione sono comunque partecipanti ad una competizione sportiva; il calendario che la Peter Auto predispone annualmente non riguarda solo quello che in gergo tecnico si definisce come una “rassegna dinamica” ma fa parte di una sorta di “campionato” che premia I piloti più veloci nel corso delle gare della stagione.

Volendo comunque provare ad identificare qualche vettura che, a pieno titolo e diritto e ben consci che altrettante non saranno state menzionate, possa essere attribuita del titolo di “classico”, si potrebbe citare alcuni “miti” quali:

Cobra Shelby,

Ford Mustang,

Jaguar E-type coupé,

BMW 3,0 CSI,

Jaguar E-type spider,

Morgan Plus Spider,

Austin Healey MK I,

Austin Cooper 1300,

Lotus Elan

Porsche 956,

Porsche 911.

Alfa Romeo GTAJ,

Ford GT40,

Bmw 2002,

Alfa Romeo GTAM,

Ferrari 250 GT berlinetta,

Ferrari 275 GTB4,

tutte vetture ancor oggi capaci di attirare l’attenzione e di fare girare la testa anche alla più sonnacchiosa e disattenta delle persone; allo stesso modo, anche la stessa manifestazione, denominata “Classic” non a caso, si propone a pieno titolo e diritto come punto di riferimento per gli eventi di auto vintage, un mix ideale di sportivo e di turismo, il tutto a cavallo di cinquanta anni di storia dell’auto, un evento che, impossibile negarlo, rimane sempre di moda

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