GT OPEN, PUNTO DI INCONTRO DEL TOP SPORTIVO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

L’International GT Open, più “familiarmente” GT Open per i numerosi appassionati che seguono una serie che quest’anno è giunta alla sua diciottesima edizione, creatura che gli organizzatori spagnoli della GT Sport Organización hanno generato e nel tempo saputo far crescere nonostante la “concorrenza” di altri eventi che vedono in lizza vetture della categoria GT3, è una serie che è ormai stabilmente nel novero degli eventi “top” dell’automobilismo.

Una serie che, si può affermarlo senza esagerazioni, configura il punto di incontro del top sportivo delle case automobilistiche, che nella serie vedono impegnate le proprie supercars; Aston Martin, Audi, Ferrari, Lamborghini, McLaren, Mercedes AMG, Porsche, questi i nomi dei marchi che, ad oggi, risultano coinvolti nella serie, un lotto di partecipanti “importante”, un “parterre de rois” che giustifica e legittima il successo della serie, che si riscontra in quello dei suoi appassionati.

Volendo comprendere le motivazioni del riscontro positivo della serie, si può fare riferimento a quelli che sono tre punti di forza che possono essere individuati come segue:

  • Un livello sostenibile di costi per i team anche a fronte di quanto i risultati possano portare,
  • Un sistema di handicap a tempo in luogo di onerose misure tecniche per livellare le prestazioni,
  • Un calendario strutturato su alcuni dei più prestigiosi circuiti europei.

Un punto più “debole”, se proprio si vuole essere pignoli, sta nella mancanza di un consistente numero di piloti di “grande nome”, di quei campioni o ex campioni, il cui solo nome di per se sa richiamare e concentrare l’attenzione; per carità, sia chiaro, chi partecipa sono ottimi piloti, e taluni di loro hanno già saputo mostrare il loro valore in categorie analoghe, ma forse qualche “top driver” in più sarebbe la classica ciliegina sulla torta della serie e darebbe alla stessa un tocco di “nobiltà” sportiva.

Tutto ciò premesso, quest’anno ci ha pensato per certi versi la AF Corse a compensare in parte questo punto, portando nella serie le sue vetture ed i suoi portacolori, in tal modo lavorando per implementare lo sviluppo della nuova 296 ed impreziosendo la serie.

Farebbe comunque piacere rivedere piloti del calibro e della simpatia di Stephane Ortelli, grande pilota endurance già vincitore della 24 Ore di Le Mans (1998) e di quella di SPA Francorchamps (2003), che tre anni fa si è trovato a “sganciare” il casco dal chiodo per rimpiazzare uno dei piloti del team di cui era consulente, da un lato mostrando tutto il suo ancora inalterato valore, dall’altro risultando elemento di interesse da parte di tutti.

Anche quest’anno il calendario presenta, come mostrato di seguito, appuntamenti di assoluta rilevanza; già passati in archivio i test ufficiali di Barcelona in Spagna del 15-16 marzo scorsi, nonchè gli appuntamenti di Portimao (30/04), SPA Francorchamps (28/05) e Hungaroring (18/06),

il calendario vedrà la serie impegnata a:

Francia – Paul Ricard – 23 luglio,

Austria – Red Bull Ring – 10 settembre,

Italia – Monza – 24 settembre,

Spagna – Barcelona – 22 ottobre.

Tutto è pronto per gli ultimi appuntamenti, il primo dei quali, quello francese del Paul Ricard di questo fine settimana, che ha sempre regalato spettacolo; da ricordare come alla serie principale siano abbinate anche le competizioni di GT Cup Europe, Formula Regional European Championship, Euroformula Open, Italian F4 Championship e TCR Europe, piacevole contorno (ed anche qualcosa in più) al main event, per un weekend di motori capace di accontentare tutti.

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