ETRC, IL COVID-19 NEGA IL TITOLO A NORBERT KISS

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Nel panorama del motorismo europeo c’è una serie, la ETRC, la European Trucks Racing Championship, i cui partecipanti più di altri hanno patito le conseguenze della pandemia di COVID-19; una serie che, più volte rimandata e rivista, sembrava aver trovato una sua pianificazione e, seppur tra mille difficoltà aveva iniziato le sue gare, passando comunque dalle sette tappe inizialmente programmate alle tre che si sarebbero disputate, quelle di Most, dell’Hungaroring e quella di Misano.

Disputate le prime due prove, vi era grande attesa per la gara che si sarebbe svolta sul circuito romagnolo, sia per l’ovvio equilibrio delle classifiche, con temporaneamente in testa un pilota che non aveva vinto il titolo nelle ultime quattro edizioni, sia perché questa competizione riserva sempre colpi di scena e mai nulla può essere dichiarato deciso sino agli ultimi metri dell’ultimo giro.

Purtroppo, il crescente numero di casi di positività e le restrizioni imposte nella possibilità di viaggiare hanno portato la FIA a decidere per l’annullamento della gara di Misano Adriatico, già rinviata da fine maggio a metà novembre, con la conseguenza che, in conformità ai regolamenti della categoria, la stessa si è trovata a dichiarare che per il 2020 non sarebbero stati assegnati i titoli piloti e squadre per l’insufficiente numero di prove disputate.

Un vero peccato, perché l’ultima gara della stagione di una serie ridotta a soli tre appuntamenti prometteva un finale all’insegna dell’equilibrio dell’incertezza, un finale entusiasmante dove ogni risultato era aperto e dove i colpi di scena non sarebbero mancati, anche considerato che i “contatti” (per chiamarli con un eufemismo) tra questi colossi non mancano mai e fanno parte della battaglia in pista.

Un vero peccato soprattutto per Norbert Kiss ed il suo camion Man, già campione nella prima edizione del 2015 e deciso a riprendersi quel titolo che gli mancava da anni, in quel momento in testa alla serie con 92 lunghezze, davanti agli ultimi campioni, Adam Lacko, alla guida di un Freightliner, vincitore nel 2017, e secondo con 86 punti, ed al “cannibale” Jochen Hahn ed il suo Iveco, trionfatore della serie nel 2016, 2018 e 2019, e leggermente più staccato con 72 punti.

Analoga situazione si verificava nella “Goodyear Cup”, che vedeva Steffen Faas ed il suo Scania in testa con 89 punti, con dodici lunghezze di vantaggio sul diciannovenne Teo Calvet ed il suo Freightliner e Heinrich-Clemens Hecher ed il suo Man, più indietro con 31 lunghezze di ritardo ma comunque ancora matematicamente in gioco per la vittoria finale.

Tutto rinviato quindi alla prossima stagione, per la quale gli organizzatori hanno dichiarato che a breve verrà ufficializzato il relativo calendario, nell’attesa di vedere questi “mostri” da 1.500 cavalli sfrecciare sulle piste europee, e con la curiosità di vedere in azione le “nuove leve” della disciplina, in particolare il diciannovenne Teo Calvet, che già si stava mettendo in mostra quest’anno, e la sedicenne Aliyyah Koloc, una teenager che ha già partecipato, sempre con un truck, alla Dakar.

Condividi su: