INSIDIE E CANTIERI STRADALI

 

Lo studio delle ipotesi di incidente stradale cagionato da insidia “buca o avvallamento stradale”, è in capo al conducente del veicolo dimostrare la responsabilità dell’Ente proprietario della strada e/o del concessionario della stessa.

L’attore (conducente), deve provare non solo che l’eventus damni sia riferibile ad un pericolo oggettivamente presente sulla sede stradale, e che lo stesso non fosse individuabile e soggettivamente non prevedibile, ma anche che l’insidia si trovava sulla carreggiata. Questo è il pensiero giuridico delle sentenze della Corte di Cassazione.
Quello che si vuole riportare in questo articolo è l’efficienza di alcuni enti proprietari della strada, a seguito di una telefonata da parte di un attore, nel qual caso un conducente di veicolo.

Un corretto utente della strada con solerzia avvisa la centrale operativa del 112, la quale trasmette il contenuto della richiesta alla Polizia Municipale, che con diligenza invia sul luogo segnalato una pattuglia.
Fino a qui nulla di eccezionale, cose che capitano quotidianamente, ma anche in periodi come questo, sono le cose normali che devono essere valorizzate, dapprima un automobilista, probabilmente in ferie con la famiglia, che per un senso civico nei confronti di altri e dei suoi famigliari avvisa dell’insidia stradale nella corsia di sinistra sulla strada di centro abitato disciplinata a due corsie per ogni senso di marcia. 

La concretezza e la puntualità del luogo, nonché del pericolo, ha fatto si che sul posto è giunta una pattuglia dalla Municipale, la quale, valutata la gravità del fatto, mette in sicurezza il luogo con coni e nastro bianco e rosso impedendo la circolazione nella corsia dove si era verificato l’avvallamento. 
Nel contempo, gli agenti, indossavano i giubbini rifrangenti e il sistema visivo a luce blu, aspettando sul posto l’arrivo della squadra del pronto intervento per una sistemazione della sede stradale.
Questa semplice operazione è un’ottima sinergia tra vari enti della Pubblica Amministrazione e l’utenza, la quale si sente gratificata per l’intervento post chiamata di segnalazione.

In considerazione dall’importanza dell’arteria stradale, della località turistica e del traffico, la sinergia operativa tra gli agenti e la squadra della manutenzione è stata esemplare al fine della riapertura delle due corsie di marcia.
Il giorno seguente, gli addetti alla manutenzione stradale, come dettato dall’art. 21 del C.d.S., hanno predisposto il cantiere stradale per la bonifica. 

Qui si è notata l’importanza del capo cantiere, il quale con professionalità e diligenza dapprima ha messo in sicurezza gli uomini, facendo indossare i D.P.I. di cui al d.lgs. 81/08 e successivamente ha dato disposizione per la realizzazione del cantiere come previsto dal Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo, introdotto con il Decreto del 10 luglio 2002.
La cosa deontologicamente da evidenziare è che il cantiere ha avuto una durata di poche ore, però è bene citarlo perché si è notata una estrema professionalità si sotto l’aspetto della norme stradali che quelle della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Spesso registriamo anomalie e incongruenze durante i lavori stradali, nel caso di specie si deve elogiare per la rapidità, professionalità e per aver consentito, almeno in una corsia, il transito dei veicoli.
Le attività di cantiere vanno sempre rispettate, essi lavorano per salvaguardare la nostra sicurezza.
Non si chiede molto, cerchiamo di tutelare anche la loro e quando transitiamo nelle vicinanze, mantenendo una adeguata attenzione e fluidità della circolazione.

La sicurezza è di tutti, come le nostre strade . . .

Condividi su: