F.1 GP Francia, la dura vita di Hamilton pendolare di lusso…

Lo Yacht di Hamilton nella rada di Bandol, sede del pilota e del suo staff…

 

Casa lavoro per Hamilton è elicottero barca…

 

C’è chi va a lavorare con il treno o il metro e chi invece usa l’auto. Lewis Hamilton, invece, ha problematiche diverse. Infatti, per riuscire a seguire tutti gli impegni professionali, è costretto a una vita…di stenti. Infatti, nella rada di Bandol ha ormeggiato il suo megayacht con tanto di pista per elicotteri. Lì ha dormito durante il week end francese. Il giovedì non ha partecipato alla conferenza stampa del team perché era a Parigi al tributo Karl Lagerfield e per spostarsi ha usato, ovviamente, l’elicottero. Il giovedì sera è stato un via vai di ospiti tanto che i curiosi si sono riuniti sulle banchine per scattare foto all’evento insolito. Poi da lì la mattina Hamilton si spostava in circuito usando la pista dell’aeroporto privato parallelo al rettilineo di partenza, salvo poi tornare la sera, supponiamo stanco e distrutto, sulla sua barca (che ad occhio pare più una nave da crociera…) coi suoi ospiti. Vettel, per contro, ma anche Bottas e gli altri, sono arrivati con mezzi tradizionali e in orari decenti, mentre Lewis era sempre impegnato. Non piacerà a tanti, lo potranno criticare quanto vogliono, ma questa è la storia di un ragazzo figlio di un padre tramviere che faceva tre lavori per farlo correre coi kart, con un padre separato dalla madre e con un altro figlio disabile. Quindi gli eccessi di oggi, sintomo di un successo che in carriera gli ha permesso di guadagnare quasi 500 milioni di euro, è il frutto dei sacrifici di una famiglia povera e con gravi problemi. Quindi prima di criticare gli eccessi odierni, magari pensare a cosa ha passato da giovane in un quartiere dove se sgarravi, le prendevi e dovevi startene pure zitto…

 

Viabilità modificata, forse funziona…

 

Dopo i disastri dell’anno scorso, con code di ore (oltre 6 di fila per arrivare da Marsiglia) quest’anno gli organizzatori hanno pensato bene a mettere a disposizione del pubblico degli autobus che dai centri vicini, li portavano fino quasi all’ingresso principale. Sono state aperte due strade a senso unico alternato che ha sveltito il traffico. Dopo due giorni il sistema sembra aver funzionato, ma è bastato dare uno sguardo alle tribune desolatamente vuote, per capire come il flop viabilistico dell’anno scorso, almeno per le prove ha lasciato a casa moltissimi spettatori, per cui meno pubblico e in automatico meno traffico. Non era quello che speravano gli organizzatori della gara. Tra l’altro l’asfalto rifatto in alcuni punti, in aggiunta alla polvere dei cantieri, ha provocato un po’ di problemi alle squadre che si sono trovati con le gomme distrutte dopo pochi giri.

 

Renault inaugura il nuovo motorhome

 

Finalmente dopo anni di utilizzo dell’ex motor home della Toyota, per la gara di casa la Renault ha inaugurato la nuova struttura, formata dai due camion esterni e una costruzione intermedia che li unisce. Le misure sono superiori a quelle standard, ma il paddock è molto ampio per cui si è lasciato correre. Il resto del paddock aveva una postazione stile spiaggia, con tanto di sabbia e tavolini con ombrellini, e un angolo del formaggio francese, con chef che preparavano quintali di baguette spalmate di formaggio e miele per gli ospiti del paddock.

 

 

Riflessi alla prova in Ferrari

 

La struttura di Formula Medicine del dottor Riccardo Ceccarelli ha portato una macchina dei riflessi all’interno del motor home della Ferrari dedicato alla stampa. Con un medico della struttura è possibile sottoporsi a una prova con i dati confrontabili con le reazioni dei piloti. In alternanza si accendono delle luci verdi e devi premere con la mano dove c’è la luce. A vedere i risultati di alcuni, i più bravi dei giornalisti, e quelli dei piloti noi della stampa facciamo la figura dei bradibi mentre scendono dagli alberi…

 

AUTOMOTO.IT

 

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