F1, GP Azerbaijan 2017: le 50 sfumature di giallo di Renault e le altre news

Miracolo a Baku, Hamilton saluta i giornalisti…

 

Deve essere l’aria del posto o forse era ancora addormentato, fatto sta che giovedì mattina, appena messo piede nel paddock, Lewis Hamilton ha incrociato tre giornalisti italiani (fra cui il vostro cronista) e dopo aver tentato l’ennesimo “Buon giorno Lewis” la risposta è stata sorprendente e in italiano! “Ciao ragazzi, come va, tutto bene? Buona giornata“. Basiti, senza parole, con un Hamilton umano e ragazzo semplice. E non finisce qua, anche Kimi Raikkonen, salutato sulle scale dell’hotel Hilton, dove aveva appena fatto una conferenza stampa, si è espresso (anche lui in italiano…) “Ciao, come va?”. Visti i precedenti, forse è il caso di preoccuparsi, o è la nuova tendenza? Ovvero l’educazione di salutare gente con la quale si lavora e si condividono parecchi mesi all’anno in uno spazio ristretto?

 

Wehrlein e la maglietta da regalare

 

Pascal Wehrlein ha indossato la nuova maglietta della Sauber coi colori della bandiera tedesca (ed Ericsson aveva quella coi colori svedesi). Uno dei meccanici della Ferrari, che fornisce i motori alla Sauber, gli ha strappato la promessa di averne una in regalo se fosse andato a podio da qui a fine stagione e il buon Pascal, in italiano (stentato ma italiano…) ha risposto che se i ragazzi della rossa avessero messo una buona parola con Marchionne e Arrivabene, avrebbe fornito magliette a tutta la famiglia di tutti i meccanici, fino ai nipoti. E in caso di contratto con la Ferrari pure la provvigione del 5 per cento!

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