CONTROVENTO. Gli errori Ferrari nella gestione Raikkonen

Dopo un week end come quello di Monza gli argomenti di discussione sono veramente molti. Ho volutamente lasciato scorrere qualche giorno per far decantare la delusione dei tifosi e cercare di mettere uno dietro l’altro i temi che si sono succeduti.

Non entro nel merito della qualifica. Non so se avete presente che cosa vuol dire 161 millesimi di secondo, cioè 16 centesimi, 1,6 decimi di secondo a favore di Raikkonen. Può succedere.

 

Quello che non può e non deve succedere, invece, è quello che è avvenuto al via della gara. Raikkonen è partito con un’azione aggressiva prima di tutto nei confronti del caposquadra, piazzandosi al centro della pista in approccio alla variante, non lasciando alcuna possibilità a Vettel di passare anche grazie al frenatone messo in atto prima di sterzare. Verso la Roggia poi, ancora nessuno spazio per Vettel. Non so quali fossero gli accordi con il team. Non credo ci siano mai stati dubbi si chi avrebbe dovuto vincere la gara. Raikkonen è profumatamente pagato dalla Ferrari per fare la seconda guida, considerando che al via di questa gara era dietro di 65 punti. Non essendo stato presente nel Motorhome Ferrari, non so ciò che ha detto Arrivabene, non credo che abbia usato mai il termine “maggiordomo”, ma sono sicuro che non ha detto ai due “gentlemen fate la vostra gara”.

 

Non mi spiego quindi perché il finlandese sia partito coltello fra i denti in quel modo. Probabilmente, quasi certamente anzi, nemmeno Vettel. Che di fronte a questo scenario deve essere rimasto sbalordito, tanto quanto il successivo posizionamento a centro pista di Kimi nell’approcciare la variante della Roggia. Questa incertezza lo ha fregato, invece di trovare una posizione utile sulla carreggiata si è fatto affiancare da Hamilton è si è trovato in una traiettoria fortemente svantaggiata. Di qui l’errore che l’ha messo praticamente fuori dei giochi. Se fosse rimasto tranquillo, è certo che  avrebbe potuto successivamente superare Hamilton invece di girarsi miseramente in mezzo alla chicane. Nel corso del quarto giro, infatti, Raikkonen  è stato superato dall’inglese alla frenata della prima variante e Kimi si è bellamente ripreso la testa alla successiva della Roggia.

 

Dunque la Ferrari poteva guadagnare una posizione in quel momento della gara e con quelle gomme.

Io penso che Vettel sia stato sostanzialmente ostacolato dal compagno. Chi segue questo blog sa che non sono un tifoso di Vettel, ma questa volta, sono convinto che è stato indotto in errore perché platealmente ostacolato.

 

Su Hamilton nulla da dire, lo aveva preannunciato dopo le qualifiche: “Cercherò di recuperare allo start”. E lo ha fatto !

 

Poi l’undercut. Il muretto Ferrari si è fatto uccellare dagli avversari. Se si guardano le immagini dei meccanici anglo-tedeschi dopo lo stop di Raikkonen, si vede che  sono usciti senza le gomme! Riflessione. E’ chiaro dalla lap chart, che al 19mo giro i due giravano di conserva, sull’1.24.5. Non c’era nessuna ragione di accorciare lo stint fin quando la sensazione del pilota o un calo di prestazione non lo avrebbero reso necessario. Io non mi sarei comunque mai fermato così presto. Non ce n’era alcun bisogno, e soprattutto si constringevano i pneumatici soft ad un extra lavoro. Difatti il giro più veloce di Raikkonen in quella tratta è il 41° con 1.23.897, di lì comincia a calare, cioè a 12 giri dalla fine. Ecco quello che manca al Finlandese ! Anche Hamilton ha un calo, ma dal 49 giro, quando perde similmente a quello che era successo prima a Raikkonen, mezzo secondo netto e non sale più all’1.23. Tanto per dire 41 meno 49 farebbe otto giri. Giusto la differenza dell’undercut astutamente provocato. O no ?

 

Le conclusioni portano a pensare che ci sia un evidente problema di gestione di Raikkonen, il quale non può fare quello che vuole a questo punto della stagione. O capisce. O Leclerc può avere il posto anche prima dell’anno prossimo. Non vedo altre soluzioni. Dall’altra parte Hamilton è il padrone assoluto. Non dimentichiamoci che quando Mercedes lasciò campo libero, nel 2016, vinse Rosberg, notoriamente considerato inferiore all’inglese, il quale commise molti errori anche a causa di un debito di concentrazione dovuto a questa gestione della squadra. Arrivabene, oggi, non può far altro che preservare la leadership di Vettel nel team a tutti i costi. Sennò ha già perso.

 

A bien tot ragazzi, dal mio scoglio

 

 

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