AUTOCROSS A MAGGIORA

 

In Italia Maggiora è sinonimo di cross, che sia a due piuttosto che a quattro ruote, a partire dal celeberrimo Mottaccio del Balmone, la collina dove è sito il circuito di motocross che nel 2016 ha visto lo svolgimento, l’ultima edizione in Italia, del Motocross delle Nazioni, la coppa del mondo di cross a squadre, che da allora per vicissitudini non ancora risolte è rimasto inutilizzato, sino al tracciato per auto poco distante. 

L’autodromo Pragiarolo di Maggiora, nel novarese, è probabilmente il tracciato più importante in Italia per gare automobilistiche su terra, tant’è che è teatro non solo delle prove del Campionato Italiano di Rallycross, ma anche dell’ultima prova del Campionato Europeo di Autocross, unica a svolgersi in Italia, nonché di una delle prove del Campionato Svizzero, di quello Austriaco e di quello della Zona Centro Europea, sempre di Autocross. 

Rallycross ed Autocross, due termini che possono sembrare sinonimi dello stesso oggetto, ma che in realtà celano una piccola differenza: nel Rallycross vi sono parti del tracciato in asfalto che si intercalano a quelle in terra, e vi l’obbligo di percorrere, salvo penalizzazione in difetto, quello che viene denominato “joker lap”, ovvero un giro passando in una parte più lenta, mentre nell’Autocross la pista viene percorsa esclusivamente nella sua parte in terra e senza che sia previsto il citato “joker lap”. 

 

 
Lo scorso weekend il circuito ha visto lo svolgersi della prima prova del Campionato di Autocross, o Campionato Italiano Velocità su Terra, questa la sua denominazione ufficiale, con la partecipazione di circa 60 partecipanti, suddivisi nelle cinque categorie Turismo, Turismo AX, Kartcross, Super Buggy 1600, Super Buggy. 

Una domenica all’insegna del divertimento per il pubblico e dell’equilibrio in pista, dove nel corso delle prove ufficiali della mattina si sono verificati distacchi tra i piloti nell’ordine di pochi millesimi di secondo, una premessa di quanto si è poi visto nel corso delle successive manches, delle semifinali e delle finali; le vittorie nelle varie categorie sono state ad appannaggio di Natale Casalboni nella Turismo AX, di Marco Nicolini nelle Turismo, di Gabriele Zoppetti nei Kart Cross, di Alessio Gallotta nei Buggy 1600 e di Gianluca Pani nei Super Buggy. 

Anche in questa disciplina sportiva si è vista, graditissima, la presenza di una rappresentante del “gentil sesso”; Virginia Moncini, giovane navigatrice di rally, ha debuttato in questa specialità, classificandosi 29^ assoluta, nella categoria dei Kart Cross, di certo quella più impegnativa, in quanto quella numericamente più rappresentata, e dove gli avversari sono di levatura tale da essersi ben comportati anche nella gara del Campionato Europeo dello scorso anno. 

 

 
Un’annotazione: dopo tutto il pomposo battage pubblicitario che era stato fatto, con annesso test delle vetture proprio sul tracciato di Maggiora, e a monte del fatto che ne fosse prevista o meno la prova, delle Smart elettriche e del campionato su terra loro riservato nemmeno se ne sente più parlare. Delle due l’una: o si è trattato solo di una operazione di marketing o vi sono consistenti problemi di fondo per dare il via alla serie; in ogni caso, i risultati a questo momento non possono essere giudicati positivamente. 

Per rimanere in tema di cross, nel weekend del 1-2 giugno, sempre su questo tracciato, si svolgerà la seconda prova del Campionato Italiano Rallycross, ma in modalità chiamata “reverse”, girando cioè in senso di marcia contrario a quello normalmente utilizzato, un esperimento provato già lo scorso anno e che ha fornito riscontri positivi sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori.

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