Quando si dice una macchina…. da Guerra, chi è Marco il campione Porsche storiche

 

Lo scorso weekend monzese è stato caratterizzato da due tra le competizioni più seguite del mondo “storico”:  il Campionato Autostoriche Italiano e il Alfa Revival Cup.

 

 il vincitore del C.A.I. del quinto round del Peroni  Race..  è nato nel 1997 quando iniziava la produzione della Alfa Romeo 156, stiamo parlano di Marco Guerra giovanissima promessa del motorsport italiano.

 

Incontrato di sfuggita alla Le Mans Classic 2018, e seguite le sue gesta sui social, non potevo non intervistarlo.

 

Ecco cosa mi ha raccontato..

 

 

Sei un giovane pilota nato nell’era digitale cosa ti ha portato a guidare macchine d’epoca? (Cosa ha fatto scattare la tua passione?)

 

La passione per le auto è nata molto tardi, attorno al primo anno delle superiori, quando ho iniziato a seguire mio padre alle sue gare di auto storiche. Da lì è esplosa la passione per le auto in generale, ma soprattutto per quelle d’epoca. Ho iniziato a correre a 17 anni proprio con le auto storiche per comodità in quanto ci correva già mio papà e conosceva bene l’ambiente. Penso che correre sia bello con qualunque auto e in qualunque categoria/disciplina, io corro per il puro piacere di correre sia con storiche che con moderne, sia in pista che nei rally.

 

Com’è condividere la macchina con papà durante le gare?

 

Una soddisfazione grandissima, bellissimo, ma soprattutto istruttivo, perché va molto molto forte. Penso  però che lui.. come padre, sia ancora più felice di condividere la macchina con me.

 

Le sensazioni ed emozioni quando arrivi in griglia di partenza e come ti sei trovato nel tracciato del tempio della velocità.. (la curva o variante o il rettilineo che ti è piaciuto di più)

 

Quando sono in griglia sono abbastanza tranquillo ma con un velo di tensione addosso e non vedo l’ora che il semaforo diventi verde, non ho un particolare rituale pre-partenza ma sono sempre concentrato su quello che devo fare ad esempio rodare i freni, scaldare gomme/freni, controllare le cinture, vedere i giri a cui tenere il motore per partire al meglio, regolare la pressione del turbo ecc. Monza personalmente è un circuito che mi piace molto e in cui sono sempre andato relativamente bene. La mia curva preferita è senza dubbio la variante Ascari, molto veloce, mentre non sopporto proprio la prima variante perché è molto lenta e le auto storiche soffrono questo tipo di curva. Mi piacciono tutti i rettilinei in quanto mi danno la possibilità di controllare tutti i valori della macchina che nelle auto storiche vanno sempre tenuti sott’occhio.

 

 Guidando Porsche con tutti quei cavalli e senza aiuti elettronici ..che sensazioni ti da?

 

Guidare auto con tutta quella potenza è magico, le prime volte è la macchina che guida te in quanto non si è abituati a gestire quella potenza, quando si ha imparato a domare la macchina tutto è ancora più bello, la nostra dà proprio la sensazione di essere pura velocità, ma grazie alle gomme adeguate è anche abbastanza facile da controllare (pur non avendo alcun tipo di controllo elettronico) sull’asciutto. Discorso a parte in caso di bagnato, dove invece i suoi cavalli la rendono veramente impegnativa.

 

La tua Porsche 935 k3 che hai usato nel weekend come viene preparata per una gara come quella sul tracciato di Monza?

 

Data la grande affidabilità della nostra macchina, la sua preparazione è minima, dopo i soliti controlli di routine al motore, ai freni e all’assetto, l’auto è subito pronta per la gara successiva. Al limite vengono cambiati i rapporti per adeguare la vettura al tracciato. Il segreto è un preparatore esperto e capace e due piloti che trattano bene l’auto durante tutto il weekend, meno questa viene maltrattata o spremuta e meno preparazione c’è per la gara dopo.

 

 Se non sbaglio la tua macchina in origine aveva quasi 800cv .. È stata limitata o erogava la massima potenza?

 

 La potenza della macchina dipende dalla cilindrata, alla quale corrisponde un peso (secondo le regole del gr.5) ma soprattutto dalla pressione del turbo. Purtroppo non posso rivelare l’esatto valore di questa, però posso dire che in qualifica è sempre più alta che in gara per dare la massima potenza e poter fare il giro veloce. Nella nostra auto il pilota ha la massima libertà di regolarla in base alla situazione in qualsiasi momento del weekend, tenendo però conto che la potenza può variare di diverse centinaia di cavalli e a sua volta la durata del motore e il consumo (che a Monza è il più elevato).

 

L’anno scorso hai partecipato alla le Mans Classic come ti sei preparato e come hai preparato la tua auto ?

 

Abbiamo disputato la Le Mans Classic con la nostra GKW 862, una gruppo C con il motore della Porsche 962 ad iniezione elettronica. Sensazioni di guida molto diverse dalla 935 e fisicamente meno stancante, per cui la mia preparazione fisica è stata quella solita, ovvero un periodico allenamento in palestra dopo l’università. La macchina invece ha manifestato da sempre evidenti problemi di assetto, quindi a parte i controlli di routine alla vettura, la preparazione si è incentrata sul miglioramento di questo aspetto per farla andare più forte possibile in curva e renderla più competitiva possibile.

 

 Nel tuo prossimo futuro hai intenzione di scendere in pista con “macchine moderne”?

 

Come ho detto prima, mi trovo a correre nelle storiche in quanto ci correva già mio padre. Correre con la 935 è un’esperienza unica e poche macchine moderne hanno la sua potenza in rapporto al suo peso, facendola risultare tuttora una macchina molto tosta. Ovviamente essendo la macchina di proprietà è più comodo correrci, poi, che macchina! Il mondo delle auto moderne e dei campionati con auto “simili” tra loro però mi incuriosisce molto e prima o poi mi piacerebbe farne qualcuno, conscio del fatto che richiede tempo (test e cose varie) che ora con l’università non ho. Qual è auto che ti ha dato le sensazioni più belle (quali) e quella che vorresti guidare. In assoluto l’auto più soddisfacente da guidare è stata la Lola B99 Zytek, Le formula sono un mondo a sé assolutamente bellissimo, sono il mix perfetto tra la fisicità e la percorrenza di un kart e il peso e la velocità di una macchina, direi la quint’essenza dell’auto. Aerodinamica e velocità in curva sono le parole chiave che nel mondo delle auto d’epoca non si trovano, ma che su questa auto ho scoperto. Personalmente, l’auto che vorrei guidare più di tutte è la Porsche 911 RSR da Le Mans degli ultimi 2 anni. Mi fa impazzire.

 

Queste sono le parole di un ragazzo che già sa quello che vuole, mostrando una grande sportività che lo accomuna al padre e che lo porterà lontano.

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