A Monza finali mondiali Challenge Ferrari, chi sarà il campione?

Nel lungo weekend del 01-04 novembre il “tempio della velocità” di Monza sarà teatro delle Finali Mondiali del Challenge Ferrari, un evento che vedrà in pista oltre in centinaio di piloti provenienti, oltre che dal vecchio continente, anche dal Challenge America e da quello Asia-Pacific, a sfidarsi per un titolo iridato di grande prestigio e tutt’altro che solamente platonico.
Grande attesa da parte di addetti ai lavori, ormai in fibrillazione per la preparazione delle vetture, e del pubblico, che come sempre accorrerà numeroso per assistere a gare entusiasmanti ed equilibrate; organizzazione che dal canto suo sarà come sempre meticolosa anche nei minimi dettagli (lo scorso anno al Mugello una splendida parata finale di vetture del Cavallino Rampante, con la cornice delle Frecce Tricolori e di alcuni paracadutisti) affinché lo spettacolo non sia solo in pista.

 

 
Grande incertezza sui nomi dei papabili vincitori dei titoli iridati nelle categorie Trofeo Pirelli e Coppa Shell; per quanto visto in questa stagione, tra i piloti europei si sono imposti all’attenzione il giovane e velocissimo Nicklas Nielsen, Alexander Nussbaumer, che dopo il tremendo botto al Mugello ha inanellato una serie impressionate di risultati positivi, il sornione Bjorn Grossmann che sarà pronto ad approfittare di ogni opportunità, ed il “vecchio” campione 2009 Erich Prinoth, che quest’anno ha ritrovato una seconda giovinezza.
Tra le dame il nome più “gettonato” è quello di Fabienne Wohlwend, giovanissima pilota del Liechtenstein che ha già al suo attivo anche qualche vittoria assoluta, senza dimenticare le sorelle Manuela e Corinna Gostner; una sorpresa potrebbe arrivare dall’asiatica Angie King, nel 2017 vittoriosa al Mugello.
Tra gli “extraeuropei”, un protagonista potrebbe essere Martin Berry, secondo assoluto lo scorso anno e pilota di grande spessore ed esperienza, con un occhio di riguardo ai vincitori in U.S.A. del Challenge 458 Challenge EVO Thomas Tipple e Martin Burrowes, per non dimenticare Renaldi Hutasoit e Kazuyuki Yamaguchi che hanno evidenziato un finale di stagione in crescendo nel Trofeo Asia-Pacific.

Come ovvio, e come è tutt’altro che improbabile in questi eventi a “gara singola”, non da escludersi la possibilità che qualche outsider sappia, magari approfittando di qualche colpo di scena, fare il “colpaccio” e conquistare il titolo. Domenica 4 novembre avremo le risposte.

(foto di repertorio delle finali 2017)

 

 

 

Condividi su: