Ferrari, l’ importanza di non arrendersi mai

Una pole position storica forse non basterà alla Ferrari, però vedere Sebastian Vettel partire davanti a tutti nel GP del Messico, gara che potrebbe assegnare il 4 titolo mondiale ad Hamilton (terzo alle spalle di Verstappen), è segno che non si lascia nulla al caso e si combatte fino alla fine. E’ stata una pole storica, perché la Ferrari in Messico non la faceva dal 1970, Clay Regazzoni, e perché in un momento in cui i ritiri per problemi meccanici hanno dato il colpo del KO alla Ferrari, tornare davanti a tutti con forza fa bene al morale e fa capire che si è tornati ai livelli dei mesi scorsi.
Certo è solo, fra virgolette, una pole position ma anche se la gara è domenica (partenza alle 20 ora italiana) stare davanti è sempre meglio che inseguire. A questo punto per Hamilton basterebbe controllare Vettel e portare in fondo la corsa. Gli basta un 5 posto per avere la matematica certezza di essere campione del mondo. Conoscendo Lewis vorrà imporsi totalmente, Vettel non ha niente da perdere e fra i due litiganti potrebbe spuntare Verstappen che è finito sotto indagine per aver ostacolato Bottas durante le qualifiche. Almeno è quello che hanno pensato i commissari visto che all’ingresso della zona lenta dietro ai box. Verstappen si è tenuto sul lato sinistro della pista lasciando a Bottas tutto lo spazio necessario, salvo poi vedere il finlandese della Mercedes arrivare lungo e rientrare poi ai box perché il giro era rovinato.
Ma in questo momento Verstappen è nella lista nera della FIA che lo ha già costretto a chiedere scusa per aver dato dell’idiota al commissario che negli USA gli ha tolto il podio. Quindi più che una infrazione è un regolamento di conti fra i commissari e un pilota che è aggressivo e insolente ma che mostra un talento enorme quando ha un volante in mano, vedi il compagno Ricciardo che si è preso quasi un secondo a parità di macchina solo perché Max ha capito come riscaldare le gomme e Daniel no. Per il resto poco da aggiungere: tutto dipenderà al solito dalla partenza, da come Hamilton vorrà impostare la gara, ovvero se vuole stravincere oppure se controlla e porta a casa il malloppo pieno. Per Vettel, invece, non gli resta che vincere per dare un sapore diverso a una stagione incredibile.
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